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Eurozona: l'economia torna a crescere, prima volta da maggio 2023

Le pressioni inflazionistiche di marzo si sono allentate

Economia, Macroeconomia, PMI
Eurozona: l'economia torna a crescere, prima volta da maggio 2023
(Teleborsa) - Alla fine del primo trimestre l'economia dell'eurozona è tornata in territorio di espansione, concludendo una sequenza di contrazione consecutiva mensile iniziata lo scorso giugno.

E' quanto evidenziato dall’ultima indagine HCOB PMI, secondo cui la nuova crescita dell’attività economica è stata agevolata dalla stabilizzazione della domanda e dai continui sforzi di ridurre il lavoro inevaso. Si è anche registrato il terzo mese consecutivo di incremento netto dell’occupazione dell’eurozona grazie alla continua ripresa della fiducia sull’economia. Le previsioni sull’attività futura raccolte nell’indagine di marzo sono state le più positive da febbraio 2022.

Le pressioni inflazionistiche di marzo si sono allentate. Tuttavia, gli aumenti sia dei prezzi di vendita che di acquisto sono
stati superiori alle medie pre-pandemiche.

Una volta destagionalizzato, l’Indice HCOB PMI della Produzione Composita dell’Eurozona, che consiste in una media ponderata dell’Indice HCOB PMI della Produzione Manifatturiera e dell’Indice HCOB PMI dell’Attività Terziaria, da 49,2 di febbraio è salito a marzo al valore più alto in dieci mesi di 50,3. L’indice si è dunque posizionato al di sopra della soglia di non cambiamento di 50 per la prima volta da maggio dello scorso anno ed ha segnalato un ritorno all’espansione dell’economia del settore privato dell’eurozona. L’incremento di marzo è stato tuttavia solo complessivamente marginale poiché la forte contrazione della produzione del settore manifatturiero ha quasi azzerato la modesta ripresa dell’attività terziaria.

Degna di nota è la divergenza delle prestazioni di marzo dei singoli paesi dell’eurozona, che, se complessivamente hanno raggiunto una crescita, lo si deve imputare alla spinta dei dati terziari e manifatturieri delle nazioni minori tra le cinque monitorate dall’indagine. La Spagna e l’Italia hanno fornito la spinta più poderosa, con dati di crescita accelerati fino a toccare i valori più forti in un anno. Questi risultati, combinati con la forte espansione dell’economia irlandese, hanno più che controbilanciato le contrazioni elevate, ma più deboli, della produzione delle due maggiori economie dell’eurozona, ovvero Germania e Francia.

L'Indice HCOB PMI dell’Attività Terziaria dell’Eurozona di marzo mostra un’altra progressione della ripresa del settore terziario dell’eurozona, inserendosi ancora di più in territorio di espansione. Con l’aumento a 51.5 da 50.2 di febbraio l’indice segnala il secondo mese consecutivo di incremento della produzione terziaria, peraltro il più forte da giugno scorso.

L’aumento accelerato dell’attività si è accompagnato ad un rinvigorimento della domanda. Per la prima volta in nove mesi, le vendite registrate a marzo dalle aziende terziarie sono aumentate. Il miglioramento dei nuovi ordini si è tuttavia limitato ai mercati nazionali, poiché’ gli affari esteri continuano a diminuire (anche se marginalmente).

"Il settore dei servizi è ancora in grado di trasferire almeno parte del rialzo dei costi sui clienti sotto forma di prezzi di vendita superiori. Tuttavia, il tasso di inflazione di marzo è lievemente rallentato sia per i costi che per le tariffe applicate ai clienti. Questo è un fattore che probabilmente farà piacere alla Banca Centrale Europea, ha dichiarato Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso la Hamburg Commercial Bank, analizzando i dati PMI. Ciononostante, sulla base di questi dati riteniamo prematuro prevedere una tendenza chiara e, infatti, continuiamo ad aspettarci che i tassi di interesse non verranno ridotti ad aprile ma bensì a giugno", ha concluso.
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