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Isis: gli USA poco convinti su un intervento di terra, ma i repubblicani premono

Politica
Isis: gli USA poco convinti su un intervento di terra, ma i repubblicani premono
(Teleborsa) - L’Invito del presidente Barack Obama per una risoluzione militare al problema dell’Isis, sembra essere arrivato tardi. Non era previsto, nelle prime “minute” viste dai giornalisti e dai membri del Congresso, alcun riferimento ad aumentare l’impegno militare in Siria ed Iraq. Oltre tutto, in occasione dell’intervento di Obama al Congresso, è stato formulato anche in maniera confusa.

Dopo aver detto che gli Stati Uniti stavano guidando una “vasta coalizione" contro l’Isis, Obama ha aggiunto: "Chiedo a questo Congresso di mostrare al mondo che siamo uniti in questa missione, passando all'autorizzazione per deliberato uso della forza contro Isis”. Ma l’impegno era già in corso e, al massimo, avrebbe potuto continuare chiedendone una limitazione.

Il discorso di Obama è stato quindi recepito dai repubblicani, come piuttosto vago. Dopo il discorso, il senatore democratico della Virgina, Tim Kaine, in riferimento ad una rimodulazione dell’uso deliberato delle forza in Medio Oriente, ha rilasciato una dichiarazione, dicendo che il presidente "non ha dato un chiaro segnale in tal senso”.

"Abbiamo bisogno di una leadership più forte da parte dal comandante in capo delle forza militari americane, ma lui non l’ha fornito", ha detto il senatore repubblicano Ron Johnson.

Mercoledì scorso, ad una tavola rotonda promossa dalla Fondazione Heritage, alcuni dei più autorevoli membri repubblicani della Camera, hanno approvato una bozza che descrive quello che ci si dovrebbe aspettare da un’iniziativa militare in piena regola contro l’Isis.
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