(Teleborsa) - Il
nuovo Governo della Grecia targato Tsipras si mette subito al lavoro sul piano di azione portato in campagna elettorale, che ha permesso al partito
Syriza di trionfare alle elezioni di questo fine settimana.
Stamane alle 10.30 si riunirà il Consiglio dei Ministri, probabilmente per approvare l'
aumento del salario minimo da 450 a 751 euro lordi.
A questa iniziativa dovrebbe seguire quella del
ripristino delle regole sulla contrattazione collettiva, cancellate dal precedente Esecutivo su suggerimento dei creditori internazionali, la cosiddetta Troika (Banca Centrale Europea, Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale), nell'ambito delle riforme richieste per accedere al salvataggio.
Resta da capire
come e quando il Premier Tsipras affronterà la questione della rinegoziazione del debito, uno dei capisaldi della campagna elettorale di Syriza.
Per ora
Atene non ha ancora recapitato a Bruxelles alcuna richiesta in merito. Ieri il principale portavoce di Syriza per le questioni economiche,
Euclid Tsakalotos, ha dichiarato che "è poco realistico" pensare che la Grecia possa pagare tutti i suoi debiti, segnalando però che "il nuovo governo greco sarà disposto a cooperare e a rinegoziare per la prima volta con i nostri colleghi una soluzione giusta, fattibile e vantaggiosa per tutti".
Dal canto suo la Cancelliera tedesca
Angela Merkel ha ribadito la
contrarietà di Berlino ad un taglio del debito ellenico. Stesso concetto ribadito dal Ministro delle Finanze della Germania,
Wolfgang Scheuble, che ha dichiarato: "il popolo greco soffre più degli altri popoli europei, non per colpa delle richieste di Bruxelles o della BCE, ma a causa degli errori commessi dall'elite politica ellenica negli ultimi decenni".