(Teleborsa) -
Prima fumata nera nella votazione per l'elezione del 12esimo Presidente della Repubblica. (Guarda il Fotoracconto:
L'Italia dei Presidenti).
Tra i primi a votare è stato il presidente emerito della Repubblica,
Giorgio Napolitano, accolto dal'Aula di Montecitorio con un lungo applauso.
Il quorum di 673 voti non è stato raggiunto; la seconda e terza votazione ci saranno domani. Ma molto probabilmente, come già annunciato, i grandi elettori voteranno scheda bianca.
La partita decisiva a questo punto si giocherà sabato, con la quarta votazione quando sarà necessaria una maggioranza semplice, ovvero 505 voti. (Per sapere come l'Italia guarda a questo importante appuntamento vota e guarda i risultati del sondaggio:
Benvenuto Presidente! Vota un candidato)
Il Pd indicherà
Mattarella mentre
Forza Italia voterà scheda bianca a oltranza. La fumata nera, era prevista, ma forse quello che ha sorpreso è stato lo scontro tra Renzi e Berlusconi, che mette a dura prova la tenuta del patto del Nazareno.
Il premier Matteo Renzi ha ufficializzato il nome di Sergio Mattarella all'Assemblea dei grandi elettori Dem ai quali ha chiesto responsabilità e un voto per sigillare la scelta. "Non possiamo fallire. Non ci deve essere spazio per i giochini del dopo. Se si sceglie un candidato si vota quel candidato", ha avvertito Renzi. "Il Colle non è un passaggio per cui ci divertiamo a fare i nomi. Chi vuole bruciare i nomi fa i falò".
Ma Berlusconi non ci sta. "L'accordo con Renzi si è fermato a metà strada voteremo scheda bianca alla quarta votazione". Così il leader di Forza Italia avverte: "Abbiamo evitato i segretari del Pd, ma non un nome condiviso, vediamo se hanno i voti per eleggerlo da soli, noi votiamo scheda bianca". Questa situazione segna comunque un "altolà al patto del Nazareno" ha aggiunto l'ex cavaliere.
Intanto nelle Quirinarie del
Movimento Cinque Stelle la rete ha scelto il nome di Ferdinando Imposimato come candidato alla Presidenza della Repubblica. L'ex magistrato ha incassato il 32% delle preferenze, seguito dall'ex premier Romano Prodi che ha ottenuto il 20% dei consensi.