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Borse in rialzo. Il no di Berlino alla Grecia non spaventa

Commento, Finanza
Borse in rialzo. Il no di Berlino alla Grecia non spaventa
(Teleborsa) - Chiudono in positivo i principali mercati di Eurolandia, dopo una seduta molto altalenante. Buona conclusione anche per Piazza Affari, mentre l'indice S&P-500 si conferma cauto alla borsa di New York.

A rendere volatili i mercati hanno contribuito le incertezze sugli sviluppi della crisi greca, dopo che Atene ha formulato la sua richiesta di estensione degli aiuti, ottenendo solo un secco "nein" da Berlino.

Nel frattempo le prime "minute" del meeting della BCE (quello che ha portato al varo del piano di Quantitative Easing) hanno rivelato che non v'era altra scelta che un allentamento quantitativo per combattere i rischi di deflazione.

Sostanzialmente stabile l'Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,139. L'Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,04%. Prevalgono le vendite sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 51,35 dollari per barile, in forte calo dell'1,52%.

Scende lo Spread, attestandosi a 121 punti base, con un calo di 4 punti base, mentre il BTP decennale riporta un rendimento dell'1,59%.

Tra i listini europei, composta Francoforte, che cresce di un modesto +0,37%, senza spunti Londra, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi, mentre appare ben impostata Parigi, che mostra un incremento dello 0,71%.

Bene la Borsa milanese, con il FTSE MIB che sale dello 0,60% a 21.790 punti, proseguendo la serie di tre rialzi consecutivi, iniziata martedì scorso; sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 23.158 punti. In moderato rialzo il FTSE Italia Mid Cap (+0,62%), come il FTSE Italia Star (0,6%).

Nella Borsa di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 3,69 miliardi di euro, in aumento rispetto agli 3,42 miliardi della seduta precedente; mentre i contratti si sono attestati a 310.175, rispetto ai 284.131 precedenti.

Tra i 221 titoli scambiati sul listino milanese, 121 azioni hanno chiuso la seduta odierna in rialzo, mentre 89 hanno portato a casa una flessione. Poco variate le restanti 11 azioni.

In luce sul listino milanese i comparti Automotive, con un +2,97% sul precedente, Viaggi e intrattenimento (+2,20%) e Sanitario (+1,37%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si sono registrati sui settori Materie prime (-4,07%), Telecomunicazioni (-1,24%) e Tecnologici, che ha riportato una flessione di 0,66%.

Tra le migliori Blue Chip restano euforiche le banche popolari, grazie al risiko innescato dalla riforma: incandescente Banca Mps, che vanta un incisivo incremento del 4,70%, inseguita da Banca Popolare dell'Emilia Romagna, che mostra un forte aumento del 4,13%.

Decolla Fiat Chrysler Automobiles, con un importante progresso del 3,89%.

In evidenza Moncler, che mostra un fortissimo incremento del 2,52%.

Tra i più forti ribassi, invece, in caduta libera Tenaris, che affonda del 4,16%, in scia al calo dell'utile del quarto trimestre.

Scivola anche Saipem, con uno svantaggio dell'1,59%, dopo che la Corte d'Appello ha bocciato il ricorso sulla sentenza per il caso delle tangenti in Nigeria. La società ha già annunciato che farà ricorso in Cassazione e che non avrà impatti finanziari dalla sentenza.

In rosso Buzzi Unicem, che evidenzia un deciso ribasso dell'1,27%.

Spicca la prestazione negativa di Telecom Italia, che scende dell'1,25%, mentre si attende il CdA sui risultati e sul piano.

Riflettori puntati su Telecom Italia Media, che è rimasta sospesa dalle contrattazioni per tutta la seduta in attesa di una nota. I rumors parlano intanto dell'ipotesi di fusione con Telecom.

Fra le mid cap è rimasta sotto pressione RCS, con un ribasso dell'1,77%, dopo l'interesse manifestato da Mondadori (-1,14%) per la divisione Libri.
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