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Grecia alla resa dei conti. Oggi l'Eurogruppo decisivo

Economia
Grecia alla resa dei conti. Oggi l'Eurogruppo decisivo
(Teleborsa) - Potrebbe essere tutt'altro che facile l'Eurogruppo straordinario convocato oggi per esaminare la proposta avanzata ieri dal Governo della Grecia.

Per qualcuno l'estensione del prestito per sei mesi, inizialmente accolto con euforia anche dai mercati, potrebbe rivelarsi una sorta di "cavallo di Troia". Quel qualcuno è rappresentato dall'ala intransigente della politica tedesca, rappresentata dal Ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble.
"La lettera mira a un finanziamento ponte, senza adempiere alle richieste del programma" e "non corrisponde ai criteri stabiliti nell'Eurogruppo di lunedì", ha spiegato ieri un portavoce di Schaeuble.

Non tutti, in Germania, sono così scettici. Il Vice cancelliere Sigmar Gabriel, per esempio, ha spiegato che la lettera di Atene è un "primo passo verso la giusta direzione", mentre il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha lodato il tentativo della Penisola ellenica di "muoversi verso un accordo".

Anche il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan sarà a Bruxelles per trovare la quadra sul caso Grecia. La posizione del Governo italiano, stando a quanto dichiarato ieri dal Premier Renzi, sarà quello di mediatore. "L'Italia sta facendo lavoro di cerniera tra i Paesi più rigidi, austeri, e la Grecia", ha spiegato il Presidente del Consiglio.

Il Fondo Monetario Internazionale che, come noto, fa parte della cosiddetta Troika assieme all'Unione Europea e alla Banca Centrale Europea, seguirà invece gli sviluppi della trattativa in disparte perché l'accordo riguarda solo i finanziamenti concessi alla Grecia dai partner europei. Ieri un portavoce dell'Organizzazione con sede a Washington ha comunque tenuto a ricordare che le due parti devono tentare di minimizzare qualsiasi rischio di instabilità finanziaria e che se Atene non otterrà un'estensione dei prestiti potrebbe rimanere a corto di liquidità e uscire dal blocco dell'euro.

Un rischio, questo, che i mercati sembrano aver già inglobato, come confermato dalla reazione di ieri alle prime notizie sul "no" di Berlino alla richiesta della Grecia.

Anche le agenzie di rating non sembrano spaventate: ieri S&P ha detto che un'eventuale Grexit ha un rischio di contagio limitato per gli altri Paesi.
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