(Teleborsa) - Nessun intoppo nell'iter del decreto Milleproroghe,
L'Aula voterà oggi gli ordini del giorno.Votoi finale previsto per oggi alle 13.00.
Nessun intoppo nell'iter di approvazione del
decreto Milleproroghe. Ieri la Camera ha dato il via libera alla fiducia chiesta dal Governo con 354 sì, 167 non e 1 astenuto.Oggi si procederà con l'esame degli ordini del giorno, mentre il voto finale è previsto nel pomeriggio.
A quel punto il Milleproroghe tornerà in Senato in seconda lettura per ottenere il via libera definitivo entro il 3marzo, giorno della scadenza dei termini.
Tra i
punti salienti del decreto, da segnalare la
proroga del regime dei minimi IVA, che coesisterà con il nuovo regime per tutto il 2015.
Sempre per quanto riguarda le
piccole imprese, è stato
bloccato, per quest'anno, l'aumento dei contributi per gli autonomi iscritti alla gestione separata Inps, che restano al 27% per poi salire gradualmente.
I legislatori hanno inoltre deciso di non apportare modifiche alle norme e alle competenze in materia di
frequenze televisive.
Dunque, non ci sarà un ritorno dei canoni ai livelli del 2013, né il passaggio di competenze sui canoni dall'Agicom al Ministero dello Sviluppo.
Una buona notizia per
Mediaset e Rai, che potrebbero pagare meno l'affitto delle frequenze anche se, secondo fonti, la tematica potrebbe essere riproposta in un altro provvedimento in via di approvazione, per esempio del
decreto sulle banche.
Prevista inoltre una
"mini proroga" per 4 mesi del blocco degli sfratti e il
blocco delle sanzioni alle Regioni che non hanno rispettato il Patto di Stabilità interno anche nel 2014.
Strada spianata anche alla proposta di
riaprire i termini di rateazione delle cartelle Equitalia e alla proroga di due anni degli
incentivi per il rientro in Italia dei "cervelli".
I
piccoli Comuni, poi, fino al 30 luglio
potranno riaprire gli uffici del Giudice di pace.
Novità anche per
avvocati e
farmacie. La riforma dell'esame di abilitazione degli avvocati slitta al 2017, mentre viene prorogata di due anni la possibilità di ottenere la titolarità delle farmacie con la sola iscrizione all'albo (fanno eccezione le 2.600 nuove sedi oggetto del concorso straordinario).