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Conflitto di interessi, dito puntato sulle società di rating

Economia
Conflitto di interessi, dito puntato sulle società di rating
(Teleborsa) - A settembre, un'analista di Moody Investors Service ha assegnato un rating alle obbligazioni emesse da una cittadina del New Jersey. Nel mese di ottobre lo stesso analista, ha cambiato casacca e ha iniziato a lavorare per il maggior sottoscrittore di quelle obbligazioni, cioè per Morgan Stanley.

Michelle Choi, questo è il suo nome, è solo una delle centinaia di dipendenti di Moody e di altre società di rating, tra cui Standard & Poor e Fitch Ratings, che sono andati a lavorare per Wall Street dopo la crisi finanziaria del 2008, che ha evidenziato i conflitti di interesse tutti interni al business del rating.

Mentre non ci sono prove che il lavoro svolto dall’analista di Moody abbia influenzato il rating dato alla città di Evesham Township, il numero sempre crescente di cambiamenti di lavoro nel settore, solleva una domanda: possono rimanere imparziali gli analisti quando svolgono il proprio lavoro, quando cercano occupazione presso le banche che sottoscriveranno titoli da loro analizzati?

Valutazioni generali fatte dalle aziende di rating dicono di si. Uno studio accademico portato a termine da esperti del settore, suggerisce il contrario.

"Il fatto che gli analisti possono dar luogo ad un evidente conflitto di interesse è un problema e la SEC dovrebbe fare qualcosa al riguardo", ha detto Marcus Stanley, direttore delle politiche per la riforma finanziaria, presso un grosso gruppo a difesa dei consumatori americani.

“Gli analisti delle società di rating, a differenza di altre categorie professionali, non devono aspettare un periodo di carenza per prendere servizio presso le aziende da loro valutate in precedenza, perché non c’è una regola in questo senso. Sarebbe opportuno che chi effettua analisi su aziende emittenti, attenda un periodo prima di prendere servizio presso i soggetti controllati in precedenza”.
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