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Milleproroghe, il governo chiede la fiducia.Oggi il voto al Senato

Politica
Milleproroghe, il governo chiede la fiducia.Oggi il voto al Senato
(Teleborsa) - Oggi pomeriggio il Senato voterà il decreto Milleproroghe, sul quale il governo ha deciso di porre la fiducia.

La prima chiama per appello nominale sul testo inizierà dalle ore 16, mentre l'esito dovrebbe arrivare attorno alle 17. A stabilirlo la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama.

Nel frattempo Sinistra Ecologia e Libertà (SEL) ha annunciato che non voterà a favore della fiducia posta dal Governo al Milleproroghe.

Tra i punti salienti del decreto, da segnalare la proroga del regime dei minimi IVA, che coesisterà con il nuovo regime per tutto il 2015.

Sempre per quanto riguarda le piccole imprese, è stato bloccato, per quest'anno, l'aumento dei contributi per gli autonomi iscritti alla gestione separata Inps, che restano al 27% per poi salire gradualmente.

I legislatori hanno inoltre deciso di non apportare modifiche alle norme e alle competenze in materia di frequenze televisive.
Dunque, non ci sarà un ritorno dei canoni ai livelli del 2013, né il passaggio di competenze sui canoni dall'Agicom al Ministero dello Sviluppo.
Una buona notizia per Mediaset e Rai, che potrebbero pagare meno l'affitto delle frequenze anche se, secondo fonti, la tematica potrebbe essere riproposta in un altro provvedimento in via di approvazione, per esempio del decreto sulle banche.

Prevista inoltre una "mini proroga" per 4 mesi del blocco degli sfratti e il blocco delle sanzioni alle Regioni che non hanno rispettato il Patto di Stabilità interno anche nel 2014.

Strada spianata anche alla proposta di riaprire i termini di rateazione delle cartelle Equitalia e alla proroga di due anni degli incentivi per il rientro in Italia dei "cervelli".

I piccoli Comuni, poi, fino al 30 luglio potranno riaprire gli uffici del Giudice di pace.

Novità anche per avvocati e farmacie. La riforma dell'esame di abilitazione degli avvocati slitta al 2017, mentre viene prorogata di due anni la possibilità di ottenere la titolarità delle farmacie con la sola iscrizione all'albo (fanno eccezione le 2.600 nuove sedi oggetto del concorso straordinario).


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