(Teleborsa) - Sotto un cielo sempre più cupo, a dispetto dell'imminente primavera, e dopo l'
ennesima fumata nera di lunedì,
riprendono oggi i negoziati tra la Grecia e i creditori internazionali.
Con una grande novità: il
tavolo tecnico si sdoppierà tra Bruxelles e Atene perché, complici la
stretta del numero uno dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem e la
disperata situazione finanziaria ellenica, il Governo Tsipras ha dovuto piegarsi alla
decisione di accogliere nuovamente in patria alcuni funzionari dell'invisa Troika, ossia Fondo Monetario Internazionale, Banca Centrale Europea e Unione Europea.
Come ribadito più volte dagli euro ministri, tra cui il numero uno dell'Economia tedesca, Wolfgang Schaeuble, "ora è soprattutto una questione per la Troika", che conosce a fondo cifre e problematiche del bilancio ellenico.
Intanto il tempo corre,
come sottolineato da Dijsselbloem, e le casse statali elleniche stanno rimanendo a secco di liquidità.
Non potendo contare nemmeno sul quantitative easing avviato lunedì dalla BCE, e con una raccolta di capitali limitata a titoli a brevissima scadenza,
la Grecia avrebbe deciso di attingere all'Hellenic Financial Stability Fund.
L'ansia da accordo sta impattando negativamente anche sull'opinione pubblica ellenica. Per la prima volta dal
trionfo alle elezioni,
il Governo Tsipras sta perdendo consensi sia al Parlamento che tra l'opinione pubblica.
In Parlamento a scalpitare è l'ala più radicale di Syriza, mentre i sondaggi indicano un calo di appeal della formazione di Alexis Tsipras.