(Teleborsa) - Chi pilotava l'
Airbus della Germanwings schiantatosi sulle Alpi francesi lo scorso 24 marzo ha volontariamente azionato i comandi di discesa.
E' arrivato, ed è agghiacciante, il verdetto della
seconda scatola nera del tragico volo 9525. Il BEA (Bureau d'Enquêtes et d'Analyses pour la sécurité de l'aviation civile), l'Autorità che si occupa di aviazione civile in Francia, fa sapere in una breve nota che "dalla lettura iniziale della seconda scatola nera contenente i "flight data recorder" (ossia la registrazione di circa 500 dati tecnici del velivolo) emerge che il pilota ai comandi ha usato il sistema automatico per far scendere l'aero fino ad un'altitudine di 100 piedi (30 metri) e che più volte, durante la discesa, ha modificato l'impostazione automatica per aumentare la velocità del velivolo".
Confermate, dunque, le
ipotesi emerse dopo la lettura della prima scatola nera contenente la registrazione dei suoni percepiti da microfoni posti nella cabina di pilotaggio. Ossia che il co-pilota
Andreas Lubitz, chiusosi dall'interno in cabina, ha deliberatamente causato lo schianto dell'aereo, probabilmente in scia ad una
depressione con tendenze suicide.