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Legge elettorale, la minoranza del Pd non getta la spugna

Politica
Legge elettorale, la minoranza del Pd non getta la spugna
(Teleborsa) - La riforma elettorale, nota come Italicum, continua a scontentare la minoranza del Pd, che si è astenuto al voto sulla posizione ufficiale e non si rassegna, lanciando un nuovo appello al segretario e Premier Matteo Renzi.

Oggi, la legge di riforma del sistema elettorale avvierà l'iter in Commissione Affari costituzionali alla Camera, in tempo per approdare iln Aula il 27 aprile prossimo. Il passaggio della riforma in Commissione, seppur veloce, potrebbe anche essere irto di ostacoli, se l'ala dissidente del Pd dovesse mettersi di traverso.

Anche all'interno della minoranza del partito del Premier, però, vi sono atteggiamenti intransigenti e posizioni più morbide, fra queste ultime quella dei deputati che fanno riferimento a Roberto Speranza, che ha detto di essere ancora aperto ad un confronto con Renzi. La partita con l'ala moderata si gioca su un paio di emendamenti: capilista bloccati e apparentamento di oiste in caso di ballottaggio.

Il rischio, però, è che la fronda più intransigente che fa capo a Bersani, Bindi, Cuperlo e D'Attorre trovi l'appoggio dell'opposizione e che possa minare sul nascere l'Italicum.

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