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Fed, il board spaccato per i tempi di intervento sui tassi

Economia
Fed, il board spaccato per i tempi di intervento sui tassi
(Teleborsa) - Due funzionari della Federal Reserve hanno detto che una recente serie di dati economici, considerati deboli, li rende diffidenti e che aumentare i tassi già da giugno potrebbe essere troppo presto, rafforzando le previsioni che la Fed attenderà almeno fino a settembre per una stretta monetaria.

“Una stretta dei tassi a giugno non è la mia mossa preferita”, ha detto ieri in una intervista il Presidente della Fed di Atlanta, Dennis Lockhart.

Il Presidente della Fed di Boston, Eric Rosengren, in un discorso a Londra, ha detto che "i dati in entrata dovrebbero migliorare, per soddisfare pienamente due condizioni della commissione per intervenire sui tassi”.

Un altro funzionario della Fed, il Vice Presidente Stanley Fischer, ha minimizzato sui dati deludenti del mese scorso e si aspetta che l'economia metta a segno un rimbalzo dopo una morbida contrazione vista nel primo trimestre, senza indicare una sua specifica preferenza sui tempi di intervento sui tassi.

"C'è un rapporto sul lavoro ancora debole”, ha concordato un gruppo di analisti riunitisi ieri presso il Fondo Monetario Internazionale a Washington. "Ci aspettiamo una ripresa della crescita dopo il primo trimestre."

Altri dati giunti questa settimana mostrano una sostanziale cristallizzazione della situazione economica Usa, senza particolari spunti, mentre le vendite al dettaglio sono salite meno di quanto gli economisti prevedevano.

La maggioranza del board della Fed si aspetta comunque di aumentare quest’anno il tasso di interesse di riferimento, secondo le previsioni rilasciate il mese scorso. Nelle ultime settimane, i responsabili della politica monetaria americana hanno diffuso delle note prudenziali. Il Presidente della Fed di New York, lo scorso 8 Aprile, ha detto di avere "forti argomenti per attendere ancora un po’ prima di aumentare i tassi”.
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