(Teleborsa) -
C'è molta incertezza sulle condizioni economiche della Cina, che negli ultimi mesi ha sperimentato una brusca frenata,
costringendo la banca centrale ad intervenire più volte a sostegno dell'economia. Gli ultimi
dati sul PMI manifatturiero, che segnala lo stato dell'industria cinese, sono apparsi alquanto
contrastanti.
Nel corso del weekend, il
rapporto ufficiale stilato dalle autorità di Pechino ha segnalato una
stabilizzazione del PMI a 50,1 punti, dato che è risultato superiore ai 50 punti stimati dagli analisti e leggermente sopra la soglia chiave di espansione di 50.
Stamattina, però, il consueto report indipendente, stilato dalla banca d'affari
HSBC, ha indicato un ulteriore deterioramento, attestandosi
a 48,9 punti rispetto ai 49,4 attesi e al di sotto della lettura preliminare di 49,2 punti. Secondo gli esperti, la crescita dell'economia cinese potrebbe scivolare sino al 6,8%, cadendo sotto il
target fissato dal governo cinese che è pari al 7%.
In questo quadro tutto sembra preannunciare che nuovi stimoli sono all'orizzonte.