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La Grecia langue tra l'incudine e il martello

Economia
La Grecia langue tra l'incudine e il martello
(Teleborsa) - La Grecia torna a far paura ai mercati come non succedeva ormai da mesi.

Cosa ha fatto cambiare il sentiment degli investitori? Probabilmente l'inattesa scoperta che a causare lo stallo nei colloqui non sono le prese di posizione del Governo Tsipras e della squadra di funzionari ellenici addetti alle trattative (tra l'altro modificata qualche giorno fa), ma le differenti posizioni dei due creditori di Atene, il Fondo Monetario Internazionale e l'Unione Europea.

Ieri l'FMI ha smentito i rumors di stampa secondo cui avrebbe minacciato di ritirare gli aiuti alla Grecia se Bruxelles non procederà con una ulteriore svalutazione del debito greco, ma in un comunicato l'Esecutivo ellenico ha detto chiaro e tondo che a ostacolare le trattative sono le "gravi divergenze e contraddizioni tra i creditori", aggiungendo che la responsabilità è esclusivamente di Fondo e UE.

Intanto il Ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, ha iniziato un tour nelle principali capitali europee per tentare di ricevere maggior supporto. Oggi sarà a Roma per incontrare Pier carlo Padoan.

Il prossimo appuntamento "clou" sarà lunedì 11 maggio, quando le parti si incontreranno nuovamente. Varoufakis ha mostrato ottimismo per un accordo, anche se fonti europee indicano un'ennesima fumata nera.

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