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Russia, il boomerang Putin ritorna sulle società private

Economia, Politica
Russia, il boomerang Putin ritorna sulle società private
(Teleborsa) - In Russia, non solo quelle statali, ma anche le società private sono costrette, "obtorto collo", a sottostare alle decisioni del presidente Vladimir Putin, in particolare se queste aziende si occupano di petrolio.

Dieci anni fa, gli alleati di Vladimir Putin, avevano l’ex re di Yukos, Mikhail Khodorkovsky, in galera.

L'anno scorso il miliardario Vladimir Evtushenkov è stato costretto a vendere la sua Bashneft.

Adesso invece stanno bramando in modo ossessivo il più grande tesoro russo, Surgutneftegas, primo attore nel settore petrolifero, ma principalmente del gas.

Surgutneftegas, produttore siberiano, è un’azienda che ha ormai trent’anni ed è sempre stata condotta da Vladimir Bogdanov, fin dai tempi dell’Unione Sovietica. In questa lunga permanenza ai vertici, Bogdanov ha accumulato un patrimonio di circa 34 miliardi dollari, tutto in denaro contante, come si può rilevare dai dati aziendali rilasciati lo scorso 30 aprile.

Con le sanzioni imposte per la vicenda ucraina, che sono costate l’espulsione della Russia dal sistema finanziario globale, Putin sta prendendo in considerazione la vendita di alcuni cespiti di grosso valore della Surgut, che proprio lo stesso presidente russo aveva in precedenza chiamato intoccabile.

"Gli investitori hanno paura che Surgut non sarà in grado di utilizzare il proprio denaro a propria discrezione o che questo denaro sarà sempre gestito a vantaggio degli azionisti", ha detto Alexander Branis, capo degli investimenti a di Prosperity Capital Management, una primaria società di gestione con sede a Mosca, che possiede un discreto pacchetto di azioni Surgut.

Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha rifiutato di commentare l’affare Surgut perché, a suo dire, è una società privata.

Lo stesso ha fatto Bogdanov, capo della società siberiana, che si è rifiutato di commentare attraverso il suo servizio stampa, ma avrebbe laconicamente dichiarato che, “sono allo studio dei grossi piani di investimento e c’è tanto lavoro da fare”.
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