(Teleborsa) - La
Federal Reserve ha rimandato l'aumento dei tassi previsto per giugno, come già previsto da alcuni analisti, dichiarando che ci vuole ancora un po' di tempo prima di agire.
Dalle
Minute pubblicate ieri dalla Banca Centrale americana, relative all'ultima riunione di fine aprile del FOMC, è emerso che un rialzo dei tassi a giugno è assai improbabile: il costo del denaro resterà così al minimo storico 0-0,25% ancora per un po'.
Solo "pochi" membri della Fed sembrano essere favorevoli ad una stretta monetaria, "molti" invece sono apparsi più cauti, in attesa di indicazioni ancora più forti sulla ripresa economica a stelle e strisce. Nel 1° trimestre, infatti, la crescita si è indebolita ma le cose dovrebbero migliorare in futuro: i membri del direttivo della Fed prevedono infatti che l'economia tornerà a crescere ad un ritmo moderato.
A preoccupare non è più solo il mercato del lavoro, ma anche l'apprezzamento del biglietto verde che scoraggia le esportazioni. Da segnalare poi i rischi legati alla Cina ed alla
Grecia ed al
basso livello dei rendimenti dei titoli di Stato.