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L'Europa resta al palo. Focus sulla Grecia

Commento, Finanza
L'Europa resta al palo. Focus sulla Grecia
(Teleborsa) - Ultima seduta della settimana poco mossa per le principali borse europee, con l'attenzione degli operatori che si concentrerà sui possibili sviluppi sul fronte Grecia, ma anche su alcuni dati macro. Ieri la BCE ha confermato il pieno sostegno all'economia di Eurolandia, ma ha avvertito i governi dei paesi membri che senza le riforme strutturali l'economia dell'Eurozona non raggiungerà il proprio potenziale.

La politica monetaria di sostegno all'economia è stata confermata anche dalla Bank of Japan che ha anche riconosciuto un lieve miglioramento dello scenario economico.

L'Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,41%. L'Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,22%. Sostanzialmente stabile il mercato petrolifero, che continua la sessione sui livelli della vigilia con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che scambia a 60,67 dollari per barile.

Lo Spread migliora, toccando i 120 punti base, con un calo di 5 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,80%.

Tra gli indici di Eurolandia, incolore Francoforte, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente. Bilancio positivo per Londra, che vanta un progresso dello 0,34%, mentre Parigi, passa di mano a -0,04%. A Milano, il FTSE MIB è sostanzialmente stabile e si posiziona su 23.722 punti.

Tra i best performers di Milano, moderato rialzo per Telecom Italia, che avanza dello 0,62%, dopo che l'assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio e tra le altre cose ha aperto alla collaborazione con Enel sulla banda larga. Il gruppo telefonico ha annunciato oggi che quoterà fino al 40% di Inwit.

Tra gli energetici, piccoli passi in avanti per ENI, che segna un incremento marginale dello 0,59%, grazie a JP Morgan che ha rivisto al rialzo il giudizio a "neutral". Giornata moderatamente positiva per A2A, che sale di un frazionale +0,54%.

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Banca Mps, -4,96%, che ha fissato in 1,17 euro il prezzo delle azioni che si appresta ad emettere in opzione ai soci per raccogliere poco meno di 3 miliardi di euro in un aumento di capitale che partirà lunedì 25 maggio.

Tornano le vendite su Azimut, che registra un ribasso dell'1,22%.

Debole Exor -0,22% che ha dato un ultimatum a PartnerRe sulla sua offerta.

Sul listino completo, sotto pressione Seat -8,5% dopo che ha raggiunto un accordo per un'integrazione con Italiaonline, che comporterà un'offerta pubblica obbligatoria sulla stessa Seat a 0,0039 centesimi per azione.
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