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I consumi ripartono ma ancora lontani dai livelli del 2007

Economia
I consumi ripartono ma ancora lontani dai livelli del 2007
(Teleborsa) - Le famiglie italiane restano povere, ma i consumi mostrano i primi cenni di ripresa, pur restando ancora molto inferiori ai livelli del 2007. Lo rivela il rapporto Bankitalia preparato per l'assemblea annuale, tenutasi stamattina, dove c'è stata la consueta relazione annuale del Governatore Ignazio Visco.

Secondo il rapporto, la spesa per consumi nel 2014 è aumentata lievemente, per la prima volta dal 2010, ma rimane inferiore dell'8% rispetto ai livelli del 2007. A crescere sono stati soprattutto i beni durevoli (auto +4%), mentre le spese "voluttuarie" (alberghi e ristoranti) sono cresciute solo per le famiglie più "facoltose". Invece, il soddisfacimento dei bisogni primari e difficilmente comprimibili nel breve termine, come la spesa per affitti, assorbe una più ampia quota della spesa totale".

Sul fronte dei redditi, c'è stato un aumento del reddito disponibile e la flessione del potere d'acquisto si è interrotta grazie al modesto aumento dell'occupazione, alla frenata dell'inflazione ed alle misure del governo a sostegno dei redditi bassi. L'indagine sui bilanci delle famiglie indica che il 90% circa del bonus fiscale sarebbe stato speso e che, nei primi mesi del 2015, la quota delle famiglie che segnala di arrivare con difficoltà alla fine del mese si sarebbe lievemente ridotta rispetto a un anno prima.

Effetto positivo dal crollo delle quotazioni petrolifere. Secondo palazzo Koch, la caduta dei prezzi del petrolio potrebbe comportare per le famiglie italiane un risparmio sulle spese di carburante pari a 2,1 miliardi di euro quest'anno.

Buone nuove anche sul fronte dei mutui: ricominciano a crescere quelli per gli under 35, seppur lentamente, e più in generale vi sono minori difficoltà per le famiglie ad ottenere un mutuo. Le erogazioni di nuovi mutui "hanno registrato un aumento su base annua di oltre il 10%, rimanendo tuttavia ancora inferiori ai rimborsi e la tendenza è proseguita nei primi mesi del 2015 (15% in marzo).

Immobiliare pronto per la ripresa. "Sebbene continuino a prevalere condizioni di debolezza - sottolinea il rapporto - sul mercato immobiliare sono emersi i primi segnali di ripresa delle transazioni, che si sono riflessi in un aumento dei nuovi mutui, dopo un triennio di marcata diminuzione". Nel 2014 il mercato delle abitazioni è stato ancora caratterizzato da una debole domanda: le compravendite sono aumentate del 3,6% ma restano del 40% sotto i livelli del 2008.
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