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Grecia, i creditori lasciano nelle mani di Tsipras la bomba da disinnescare

Economia
Grecia, i creditori lasciano nelle mani di Tsipras la bomba da disinnescare
(Teleborsa) - Il primo ministro greco Alexis Tsipras si sta dirigendo a Bruxelles per dei colloqui non programmati, dopo essere stato messo con le spalle al muro dai suoi creditori affinché preparasse una proposta definitiva per porre fine alla situazione di stallo dei negoziati.

Dopo che i leader europei e il capo del Fondo Monetario Internazionale si sono incontrati nella notte di lunedì a Berlino per discutere della Grecia, i creditori hanno concordato un documento studiato per evitare un default da presentare ad Atene.

In risposta a questo, Tsipras ha detto che l'unico piano sul quale negoziare era quello presentato dal suo Governo e che qualsiasi altro piano o condizioni sarebbero stati respinti al mittente.

Quattro mesi di confronti e scadenze disattese, hanno adesso lasciato il posto a una maggiore urgenza di porre fine alla situazione di stallo e decidere il destino della Grecia. Come contropartita, Tsipras avrebbe promesso di accantonare alcune promesse elettorali durante la campagna elettorale dello scorso gennaio.

"Dopo una crisi di liquidità particolarmente prolungata, la necessità di un accordo è così grande che il sollievo per il popolo greco potrà valere anche il costo di un compromesso”, ha detto George Pagoulatos, professore di politica ed economia europea, presso l'Università di Atene.

Sui mercati l'euro ha risposto positivamente salendo del 2% sull’ottimismo per un imminente accordo.

La Grecia ha poi fatto sapere di poter far fronte al pagamento di 305 milioni di euro al FMI, la più piccola delle quattro rate da rimborsare all’Istituzione di New York, in programma per questo mese, su un totale di 1,6 miliardi di euro.

“La mossa fatta serve a Tsipras per salvare la faccia, anche se insufficiente a far cambiare atteggiamento ai creditori di Atene”, ha detto Wolfango Piccoli, Amministratore Delegato di Teneo Intelligence. “L’insistenza dell’Unione Europea sulla riforma delle pensioni e del mercato del lavoro greco, potrebbe anche rendere più difficile per Tsipras mantenere la sua attuale maggioranza parlamentare e portare a misure più drastiche, come il controllo dei capitali.

"Ciò, a sua volta, aumenterebbe le probabilità di un referendum pubblico o elezioni anticipate”, ha aggiunto Piccoli.
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