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Roma sta affondando

Ambiente, Cultura, Economia, Politica
Roma sta affondando
(Teleborsa) - Recita una famosa canzone di Antonello Venditti "Quanto sei bella Roma quanno è sera": la sera è rimasta, ma il bello sta scomparendo.

Da qualche tempo a questa parte, Roma non è più al centro dell’attenzione per la sua bellezza e per i monumenti. Oggi lo è per motivi sempre più degradanti e squalificanti. Stiamo parlando di una città che è stata il centro del mondo e fino a qualche anno fa la capitale di una grande potenza economica mondiale.

Negli ultimi mesi la città eterna è stata al centro di scandali a tutti i livelli amministrativi, che hanno dimostrato l’esistenza di una vera e propria associazione criminale che governa la città.

Inoltre la condizione delle strade, dei parchi e degli stessi monumenti sono pessime: è facile percorrere le strade della città e, aggirando una buca, imbattersi in escrementi di cani, rifiuti non raccolti, suppellettili abbandonate e cespugli che fuoriescono dall'asfalto e dai cigli dei marciapiedi. Bisogna sperare che non sia notte, già, perché tutte queste notevoli difficoltà aumentano e non di poco, nel caso si percorra una strada di sera, e questo perché, da qualche tempo, interi quartieri della capitale vengono lasciati completamente al buio. Ciò crea una condizione di disagio e pericolo per le persone e per le loro proprietà.

La deriva che ha preso la Capitale non è sfuggita neanche dall'altra parte del mondo, dove il "New York Times", in un articolo a cura di Gaia Pianigiani, sottolinea che la situazione della città nata sulle sponde del Tevere è drammatica sia sotto il profilo della sicurezza, sia per quel che riguarda l’erogazione dei servizi pubblici.

Nell'articolo del giornale statunitense si cita un elemento ulteriormente sconfortante: i cittadini stessi non vedono una via di uscita da questa situazione e vivono il tutto con rassegnazione e sconforto, non avendo più fiducia nelle istituzioni.

I problemi di questa città sembrano insormontabili e infiniti; la qualità della vita sta calando vertiginosamente.
Le condizioni di sicurezza per i cittadini e turisti stanno diventando sempre più precarie come si evince da un dossier del Censis, che registra tra il 2010 e il 2013 un aumento del 75% dei borseggi mentre in Italia è "solo" del 43%, i furti in negozio sono cresciuti del 29% e quelli delle auto 20%, mentre lo spaccio di droga è aumentato del 43%. Questa situazione è aggravata da un aumento considerevole dei reati di percosse (+31%), come evidenziato in un recente articolo del quotidiano "La Repubblica".

L'Urbe che in passato ci regalava ad ogni angolo un quadro che faceva innamorare ora presenta solo sporcizia, erba incolta che cresce dove non dovrebbe e cassonetti dei rifiuti fatiscenti e stracolmi.

Le criticità purtroppo non si fermano a questi aspetti: i disservizi dei mezzi pubblici sono all'ordine del giorno, niente aria condizionata, i mezzi sono pochi e vecchi, e gli utenti viaggiano in condizioni quasi disumane, nonostante le tasse locali siano raddoppiate negli ultimi 5 anni facendo sì che cittadini di Roma siano tra i più tartassati d’Italia in considerazione dello scarso livello di servizi.

Un ulteriore sintomo di questo degrado è la condizione delle strade cittadine, che durante i giorni di pioggia si riempiono di una strana schiuma bianca che, insieme all'acqua piovana, cerca di defluire inutilmente nei tombini ormai occlusi e verso i canali di scolo che sono stati ricoperti dalle numerose ed inutili asfaltature delle strade realizzate con qualità bassissima e senza alcuna verifica da parte del Comune.

E che dire poi delle strisce pedonali e delle strisce blu che delimitano le zone di parcheggio? Dopo pochi mesi dalla realizzazione quasi scompaiono perché realizzate con materiale scadente, e molti romani hanno il sospetto che il lavoro sia eseguito male proprio per giustificare una nuova tinteggiatura a distanza di pochi mesi.

Il problema di Roma è anche l’inesistente controllo dei lavori pubblici che vengono realizzati. In questo quadro apocalittico i cittadini e i sempre meno turisti si muovono sconfortati e non si curano più dell’educazione civica.

Anche uno dei settori trainanti dell’economia capitolina, il turismo, subisce le conseguenze di questa situazione disastrosa. Negli anni 90, Roma era tra le cinque città più visitate del mondo e competeva con Parigi e Londra per il titolo di regina d’Europa, ora invece è scesa al quattordicesimo posto, secondo la classifica redatta dalla società di analisi Euromonitor International.

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