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Wall Street fa marcia indietro sulle ripercussioni di una stretta affrettata

Commento, Finanza
Wall Street fa marcia indietro sulle ripercussioni di una stretta affrettata
(Teleborsa) - Wall Street avvia gli scambi in rosso, risentendo di una serie di preoccupazioni, perlopiù legate all'andamento dell'economia ed ai riflessi in termini di politica monetaria. Un rialzo dei tassi sembra scontato per settembre, stando alle indicazioni offerte ieri dal FOMC.

Nel frattempo, il dato sul PIL del 2° trimestre è risultato peggiore delle aspettative, avendo recuperato una crescita quasi normale con un +2,3% ma inferiore al consensus (2,6%). L'inflazione però dà segnali di recupero e questo potrebbe convincere la Fed a stringere i riubinetti del credito, considerando che il mercato del lavoro si conferma in ottima salute.

Ondata di trimestrali in agenda oggi. Non tutti i conti si sono rivelati positivi, come Procter & Gamble che ha annunciato un outlook modesto, dopo un crollo dell'utile. I conti di Fiat Chrysler confermano invece il boom dell'auto. Sono apparsi invece modesti i numeri presentati da Facebook ieri sera.

L'indice Dow Jones ha esordito in calo dello 0,17%, mentre l'indice S&P-500 perde lo 0,21% a 2.104 punti. Leggermente negativo il Nasdaq 100 (-0,26%).

Andamento negativo negli States su tutti i comparti dell'S&P-500. Tra i più venduti Beni di consumo primario (-0,73%), in scia ai conti P&G, ed Utilities (-0,51%).

Al top tra i giganti di Wall Street, ben impostata Intel, che mostra un incremento dell'1,07%.

Piccoli passi in avanti per United Technologies, che segna un incremento marginale dello 0,65%.

Giornata moderatamente positiva per JP Morgan, che sale di un frazionale +0,58%.

La peggiore performance è quella di Procter & Gamble, che evidenzia una discesa del 2,59% dopo la trimestrale.
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