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Grecia, Tsipras sull’orlo di una crisi nervosa

Economia
Grecia, Tsipras sull’orlo di una crisi nervosa
(Teleborsa) - Alexis Tsipras, leader del paese più indebitato d'Europa, sta contando sempre più dissidenti all’interno del su partito, i quali sostengono che l'accordo di salvataggio accettato, perché imposto dai creditori, viola il suo mandato.

Sarebbero oltre 30 i parlamentari che hanno rifiutato di sostenere l’attuazione del decalogo delle riforme promesse da Tsipras ai vertici europei in cambio degli aiuti finanziari. Per questo motivo, tutto interno al partito di maggioranza, Tsipras sta disegnando una linea: “o il mio partito mi sostiene totalmente, oppure, se i dissidenti votassero contro, il rischio che il governo cada è elevato”.

Tsipras ha detto che il comitato centrale di Syriza non può continuare a governare sulla base del sostegno di parlamentari dell'opposizione, dopo che un quarto dei suoi parlamentari del suo partito ha rifiutato di sostenere l’accordo del 13 luglio discusso con i creditori.

Secondo Tsipras, Syriza dovrebbe chiarire se lui stesso abbia fatto la cosa giusta arrendendosi alle richieste dei creditori. “Questo chiarimento dovrebbe essere fatto in un congresso di emergenza nel mese di settembre”, ha detto Tsipras, all’indomani della sottoscrizione della nuova linea di credito triennale che i creditori accorderanno alla Grecia.

Se non si trova l’accordo per far rientrare il dissenso, allora la questione dovrebbe essere messa al voto già questa domenica, in cui tutti i membri del partito, e non solo alti funzionari, avranno diritto a votare.

Se la linea dura del partito dovesse poi permanere, malgrado sia in minoranza, allora sarebbe Tsipras stesso a rassegnare le sue dimissioni e portare la Grecia ad elezioni anticipate.
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