(Teleborsa) -
Sotto pressione i mercati europei dopo la
doppia mossa cinese sullo yuan. Anche oggi la Cina ha svalutato la valuta domestica, incassando tuttavia l'
apprezzamento di FMI e
Standard and Poor's, ma
a farne le spese sono stati i titoli del lusso e del settore automotive che hanno appesantito soprattutto Piazza Affari.
L'
Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con guadagno frazionale dell'1,48% mentre si fanno sempre più forti le aspettative di possibile
rinvio del primo aumento dei tassi di interesse in USA dal 2006. L'
Oro continua la sessione in rialzo e avanza a quota 1.123,5 dollari l'oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) è sostanzialmente stabile su 43,15 dollari per barile dopo che le scorte di oro nero hanno evidenziato un
nuovo calo degli stock settimanali negli Stati Uniti, ma a un ritmo inferiore alla precedente rilevazione.
Lo
Spread peggiora, toccando i 118 punti base, con un aumento di 4 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,79%.
Tra i mercati del Vecchio Continente, in caduta libera
Francoforte, che affonda del 3,08%; sotto pressione
Londra, con un forte ribasso dell'1,43%, mentre
Parigi, segna una discesa di ben del 3,50 punti percentuali.
Sessione da dimenticare per la Borsa italiana, con il
FTSE MIB che lascia sul terreno il 3,12%.
Alla chiusura di Milano risulta che il
controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 3,85 miliardi di euro, con un incremento del 56,09%, rispetto ai precedenti 2,47 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,65 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,96 miliardi, mentre i contratti si sono attestati a 318.295, rispetto ai precedenti 212.676.
Si distingue a Piazza Affari il settore
Materie prime, con un +0,41% sul precedente. Tra i più negativi della lista, sensibili ribassi si sono registrati sui settori
Automotive (-4,66%),
Beni personali e casalinghi (-4,26%) e
Tecnologici, che ha riportato una flessione di 3,99%.
Tutte le Blue Chip di Piazza Affari mostrano una performance negativa. I più forti ribassi si sono verificati su
Fiat Chrysler Automobiles, che ha archiviato la seduta a -6,46%, in un comparto oggi bersagliato dalle vendite assieme a quello del lusso sui timori che il deprezzamento dello yuan possa impattare negativamente sui profitti delle aziende esposte in Cina. Sensibili perdite per
Luxottica, in calo del 4,95%. In apnea
Salvatore Ferragamo, che arretra del 4,91%.
Le vendite non risparmiano Exor: oggi la holding ha ufficializzato l'
acquisto del 43% del Gruppo The Economist.
Giù anche
Finmeccanica (-4,54%) nonostante JPMorgan abbia aumentato il prezzo obiettivo da 11 a 12,4 euro confermando la accomandazione a neutral.