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Le mosse di Pechino non rassicurano i mercati. Indici deboli a metà seduta

Commento, Finanza
Le mosse di Pechino non rassicurano i mercati. Indici deboli a metà seduta
(Teleborsa) - Piazza Affari e gli altri listini europei si confermano in calo, seppure lontani dai minimi, dopo il rally della vigilia sostenuto dall'inatteso taglio dei tassi di interesse in Cina.

Tuttavia l'intervento di Pechino, cui si è aggiunta oggi una nuova iniezione di liquidità, ha dato respiro solo a Tokyo. La Borsa di Shanghai ha infatti chiuso in rosso così come Wall Street, dove hanno continuato a tenere banco i timori per una marcata decelerazione dell'economia cinese e le speculazioni sulle prossime mosse di politica monetaria della Federal Reserve.

Da rilevare anche una certa cautela in vista della pubblicazione del PIL statunitense, prevista per domani, e l'inizio del simposio di banchieri centrali a Jackson Hole.

Quanto al PIL, quella fornita domani sarà la lettura preliminare del secondo trimestre. La prima, diffusa a fine luglio, ha evidenziato una crescita del 2,3% ma sotto le attese. Gli analisti stimano un'accelerazione al 3,2%.

Il tradizionale meeting annuale di Jackson Hole, invece, potrebbe fornire preziose anticipazioni sull'orientamento della Federal Reserve in materia di exit strategy, ossia di uscita dall'attuale politica di tassi di interesse a zero.

Per il momento gli analisti si dividono tra quanti stimano un ritocco del costo del denaro a settembre e quanti, anche in virtù delle attuali turbolenze generate dalla Cina, scommettono su un rinvio a dicembre.

Vuota l'agenda macroeconomica europea, mentre dagli USA arriveranno i numeri sugli ordini di beni durevoli.

Sul valutario, l'Euro / Dollaro USA lascia sul parterre lo 0,78% mentre tra le commodities l'oro si conferma vittima di prese di profitto dopo le recenti corse, il Petrolio (Light Sweet Crude Oil), pure reduce da alcune giornate nere, segna un guadagno frazionale dello 0,25%.

Piccolo rialzo anche per lo Spread, che si posiziona a 126 punti base, con un incremento di 3 punti base, a fronte di un rendimento del BTP decennale pari all'1,95%.

Tra i listini europei, Francoforte mostra una limatura dello 0,58%, Londra segna un -0,60%, Parigi cede lo 0,49%.

In frazionale ribasso la Borsa italiana, dove il FTSE MIB lascia sul parterre lo 0,60%.

Tra le migliori azioni italiane più capitalizzate, in primo piano Saipem grazie al deal tra Schlumberger e Cameron.

L'euforia di Saipem contagia anche Tenaris e Snam.

Nel comparto bancario resiste Banca Mps.

I più forti ribassi, invece, concentrano su Autogrill e Prysmian mentre tra le banche arretrano Banca Popolare dell'Emilia Romagna e UBI Banca.

Sul resto del listino in focus Tiscali, che ieri sera ha annunciato una forte riduzione delle perdite e un outlook globalmente ottimista.
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