(Teleborsa) - Nel 2016 l'economia delle principali 20 economie del mondo aumenterà ad un ritmo più lento di quanto previsto in precedenza. Questa l'opinione di
Moody's, che ha tagliato le stime di crescita delle economie del
G20 portando il PIL al 2,8% rispetto al 3,1% della precedente stima.
Il rallentamento, spiega l'agenzia di rating, è dovuto alla
frenata dell'economia cinese ed ai
prezzi bassi delle materie prime.
Moody's, infatti, ha segnalato che l'anno prossimo la
Cina crescerà del 6,3% e non del 6,5% come indicato in precedenza, provocando una frenata dei prezzi delle commodities.
Rivisto al ribasso anche il
PIL americano, dal 2,8 al 2,6% per la forza del dollaro e la debolezza del petrolio.
L'agenzia ritiene che a causa del trend negativo delle materie prime
Brasile e Russia entreranno in recessione. Per il Brasile si stima un PIL compreso tra -1% e 0, mentre per la Russia tra -1,5% e -0,5%.