(Teleborsa) - "Da notizie di stampa, sembrerebbe che lo
Stato, attraverso la Cassa depositi e prestiti, stia valutando di
intervenire nell'eventuale
aumento di capitale del gruppo
Fincantieri , con un cospicuo finanziamento" e che sia possibile un "
intervento dello Stato finalizzato ad i
mmettere nel gruppo la liquidità necessaria al proseguo dell’attività".
Sono questi i presupposti dai quali parte l'onorevole Fedriga del gruppo Lega Nord Autonomie, che ha chiesto al Governo, durante un intervento alla Camera dei Deputati, se queste notizie siano veritiere.
Il parlamentare ha evidenziato alcuni aspetti riguardanti l'attuale situazione del colosso italiano della cantieristica navale che a seguito della "crisi della cantieristica in Brasile, mercato nel quale opera la
norvegese Vard, controllata da Fincantieri, ha riacutizzato la
crisi in cui da tempo si trova il
gruppo italiano, facendo registrare un
drastico ribasso del titolo in borsa, con conseguenze anche sul fronte del bilancio consolidato".
Fincantieri, ha fatto presente l'onorevole "è entrato in
borsa circa un anno fa e il
titolo, soltanto negli ultimi sei mesi,
ha perso il 37%, mettendo seriamente in dubbio l’efficacia delle scelte strategiche compiute dalla Fincantieri stessa, nonostante il
portafoglio degli
ordini sia
stimato per il 2015 a circa 16 miliardi, contro i 14,2 miliardi del 2014".
Inoltre, ha fatto presente il parlamentare "
da Fincantieri dipende il futuro di migliaia di famiglie (...) che oggi sono coinvolte in una delicata trattativa sul
rinnovo del contratto integrativo. In questo contesto le trattative per un accordo sugli stipendi sembrano destinate a durare a lungo; oltretutto, dato che l'incasso del valore delle navi avviene solo dopo la consegna, ciò produrrà un debito di circa 0,4 miliardi di euro; di cui 0,3 miliardi da assorbire nel corso di quest’anno, condizionando la liquidità del gruppo".
Dietro a tali premesse l'onorevole ha chiesto ai Ministri anche "come intendano intervenire al fine di assicurare il buon esito delle trattative in corso per un accordo sugli stipendi, da cui dipende il futuro dei dipendenti".