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La Bank of England conferma gli stimoli e taglia le stime sul PIL

La riunione di politica monetaria conferma tassi allo 0,5% ed il Piano QE da 375 miliardi di sterline. Riemergono rischi di deflazione a causa del greggio. La crisi degli Emergenti condiziona il PIL del Regno Unito.

Economia
La Bank of England conferma gli stimoli e taglia le stime sul PIL
(Teleborsa) - Ancora una volta nessun intervento sui tassi in Gran Bretagna. La Bank of England (BOE) ha reso noto che il Monetary Policy Committee (MPC) ha stabilito con una maggioranza di 8 membri a 1 di lasciare invariati i tassi d'interesse allo 0,5%. Inoltre, il Comitato di politica monetaria, ha votato all'unanimità di continuare il suo programma di acquisto di asset, per un importo di 375 miliardi di sterline.

Nessuna sorpresa, quindi, visto che la decisione era ampiamente attesa e risponde all'esigenza di riportare l'inflazione vicino al target del 2%, oltre che alla necessità di allinearsi alla cautela espressa dalla Fed, che ha rinviato tutto a dicembre.

L'inflation report pubblicato sempre oggi ha confermato che i prezzi sono ancora lontanissimi da quel livello, anzi ripropone lo spettro deflazione, confermando una crescita tendenziale dell'inflazione a -0,1% a settembre.

A pesare sui prezzi concorrono fattori noti, come la caduta dei prezzi dell'energia e dei beni importati, ma anche la stagnazione dei prezzi dei beni domestici, che risponde ad un rallentamento della domanda interna. Un morivo in più per riportare i prezzi su un sentiero di stabile crescita.

In merito allo scenario economico, i verbali della Bank of England citano i rischi connessi alla crescita mondiale, in particolare la crisi delle economie Emergenti, che sta condizionando anche le prospettive di crescita della Gran Bretagna. La BOE ha così tagliato le stime di crescita al 2,7% dal 2,8% indicato in precedenza.

Queste indicazioni hanno provocato un'immediata caduta della sterlina, che è caduta a 1,5279 contro il dollaro da 1,5390 USD.
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