(Teleborsa) - Oggi non si fa altro che parlare della complessa operazione di risoluzione per il
salvataggio delle quattro banche in crisi
decisa ieri dal governo.
Anche il presidente dell'
ABI, Antonio Patuelli, ha voluto dire la sua, sottolineando "i grandi ed assai
onerosi sforzi che le banche in Italia assumono ulteriormente per salvare le quattro banche: tali gravosi oneri si assommano ai costi della crisi e agli sforzi di rafforzamenti patrimoniali delle banche stesse per sostenere la ripresa, sempre
senza alcun aiuto di Stato o comunque pubblico a differenza di quanto avvenuto ed ancora avviene in altri paesi europei".
Il presidente dell'associazione bancaria spera che il salvataggio delle quattro banche commissariate apra la strada ad aggregazioni. "per queste quattro banche spero ci siano uno o più soggetti che le acquisiscano. La più urgente delle politiche di aggregazione è' proprio quella per queste quattro banche". "Nel periodo di commissariamento - ha spiegato il numero uno di Palazzo Altieri - per alcune di queste banche, quelle commissariate da più tempo, sono state commissionate delle due diligence. Il problema e' che le aggregazioni non sono avvenute e ora le banche italiane vanno a pagare i salvataggi perché nessuno dall'Italia o dall'estero le ha comprate".