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Consumi, il Rapporto Coop vede nel 2016 l'anno della speranza

Economia
Consumi, il Rapporto Coop vede nel 2016 l'anno della speranza
(Teleborsa) - Il 2014 è stato l'anno della ripresa che non c'è stata in termini di consumi ed il 2015 quello in cui il PIL è tornato positivo per la prima volta dopo una lunga recessione. Il 2016 sarà invece l'anno della speranza, secondo l'opinione condivisa da più di un terzo degli italiani.

Lo rivela il Rapporto Coop 2016, che anticipa una crescita dei consumi dell'1,4%, la variazione più ampia dell'ultimo decennio, grazie al recupero del mercato del lavoro ed all'andamento favorevole della congiuntura.

Nonostante l'incremento atteso, c'è poco sta stare allegri, in quanto i consumi pro-capite del 2016 saranno ancora ai livelli degli anni Novanta e ben più bassi di oltre 1.700 euro (-9%) rispetto ai picchi del 2007.

Le diverse voci di spesa indicano che aumenteranno soprattutto quei consumi cui si era stati costretti a rinunciare e quelli legati alla cittadinanza digitale: cresceranno del 9% gli acquisti di smartphone (ma a prezzi sempre più bassi), torneranno al segno più dopo anni di declino i servizi e i prodotti ricreativi (cinema, teatri, intrattenimento, ristoranti, viaggi e vacanze), le spese per il benessere personale (palestre, spa, medicinali) e quelle per il miglioramento dell’ambiente domestico (ristrutturazioni edilizie, upgrading elettrodomestici, arredamento).

Interessante il dato sull'alimentazione e sull'atteggiamento degli italiani a tavola: se per il 30% cresce l’interesse verso i prodotti del territorio, consumerà più bio un italiano su quattro, il 21% metterà nel piatto meno carne e starà più attento alla propria dieta. Qualità e benessere conviveranno però a lungo con l’attenzione al risparmio e la rinuncia al superfluo: il 40% degli italiani nel 2016 presterà maggiore attenzione agli sprechi alimentari e il 27% vuole dedicarsi maggiormente all’home made (pizza, dolci, marmellate e altre preparazioni domestiche).
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