(Teleborsa) - Cosa aspettarsi dalla trimestrali dei colossi statunitensi?
Se il barometro fosse l'apripista
Alcoa, la nuova
earning season dovrebbe presentare conti complessivamente positivi ma non particolarmente esaltanti.
Ieri sera il gigante dell'acciaio, prima blue-chip americana ad alzare il velo sui conti, ha annunciato
utili al di sopra delle attese su ricavi deludenti.
Il
quarto trimestre si è chiuso con una
perdita netta di 500 milioni di dollari, o 39 cent ad azione, a fronte dell'utile di 159 milioni, o 11 cent ad azione, dello stesso periodo dell'anno precedente.
Al netto di 565 milioni di dollari di
costi di ristrutturazione e di altre poste straordinarie l
'utile per azione "adjusted" risulta invece di 4 cent e
batte le attese che erano per 2 cent.
I
ricavi sono scesi invece da 6,38 a 5,25 miliardi di dollari,
al di sotto dei 5,29 miliardi
del consensus.
A pesare è stato il
crollo dei prezzi dell'alluminio, sempre meno profittevole a causa del calo generalizzato delle quotazioni delle materie prime.
Per questo Alcoa si sta
concentrando su settori più profittevoli, in particolare su quello
automobilistico e aerospaziale.
E non è detto che nella seconda parte del 2016 il Gruppo decida di sperare questi due business, un'idea in corso di valutazione.