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Moscovici smorza la tensione tra Italia ed UE. Padoan difende le banche italiane

"Non c'è guerra con l'Italia, che è un membro fondatore e molto importante della UE", ha dichiarato Moscovici dopo la riposta del premier Renzi alle accuse di Bruxelles

Economia
Moscovici smorza la tensione tra Italia ed UE. Padoan difende le banche italiane
(Teleborsa) - Con un intervento ad hoc il commissario UE per gli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, ha gettato acqua sul fuoco che era divampato tra Italia ed Europa negli ultimi giorni. "Non c'è guerra con l'Italia, che è un membro fondatore e molto importante della UE", ha dichiarato Moscovici dopo la riposta del premier Renzi alle accuse di Bruxelles.

In difesa dell'Italia, ma soprattutto delle banche italiane, è sceso il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, sostenendo che "malgrado le turbolenze" il sistema italiano mostra "solidità" e "va avanti". "Oggi come qualcuno di voi avrà notato è una giornata di turbolenze sui mercati finanziari", turbolenze che riflettono "gravi impulsi di instabilità del sistema internazionale sia di natura economica che di natura politica", ha osservato il ministro.

Intervenuto sul tema anche il presidente dell'ABI, Antonio Patuelli, dichiarando che "è indispensabile concludere la trattativa con l'Europa sulla bad bank, perché si sta prolungando troppo e l'incertezza ha un effetto negativo anche sui mercati finanziari". E' necessario, ha aggiunto il presidente dell'Associazione Bancaria Italiana, "dare certezza al mercato e a chi sta nelle banche, perché non sa se cedere quote di portafoglio. Si chiudano in una stanza e vadano avanti finché non si trova una soluzione, i mercati lo impongono".

A tal proposito il commissario europeo alla concorrenza, Margarethe Vestager, ha commentato: "stiamo portando avanti un dialogo molto costruttivo con l'Italia, per consentire quello che il governo ritiene necessario in modo da mettere il settore finanziario in grado di servire al meglio l'economia reale". In particolare "cerchiamo di facilitare al meglio possibile la gestione dei crediti deteriorati, perché possono rappresentare un freno all'economia", ha aggiunto l'eurocommissario.
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