(Teleborsa) -
Le principali borse europee continuano a perdere terreno attorno alla metà seduta, confermando un inizio di Febbraio all'insegna della debolezza. Driver principale del ribasso è la
nuova caduta dei prezzi del greggio e gli ennesimi
dati negativi giunti dall'economia cinese.
Il trend ribassista degli indici di Eurolandia si è consolidato, nel corso della mattinata, dopo l'uscita del
debole dato sull'attività industriale dell'Eurozona, che ha evidenziato un rallentamento del settore manifatturiero a inizio 2016.
Seduta in lieve rialzo per l'
Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,087. L'
Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,43%. Vendite diffuse sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 33,29 dollari per barile.
Balza in alto lo
spread, posizionandosi 109 punti base, con un incremento di 3 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,42%.
Tra i mercati del Vecchio Continente,
Francoforte, sta lasciando sul terreno lo 0,56% mentre è frazionale la discesa di
Londra, che cede lo 0,44%. Sostanzialmente debole
Parigi, che registra una flessione dello 0,60%.
Più contenuto il calo a Milano, il
FTSE MIB, scende a 18.574 punti, con uno scarto percentuale dello 0,45%, dove
gli investitori puntano sul risiko bancario.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, infatti, decolla
Banco Popolare, con un importante progresso del 6,57% mentre sembrano
più vicine le nozze con Banca Popolare Milano (+1,73%). Nel settore, in evidenza anche
Banca Mediolanum, che mostra un fortissimo incremento del 2,76%. Sotto i riflettori del mercato, resta
MPS che sale appena dello 0,53% dopo che è
sfumata l'ipotesi di fusione con Banco Posta. Bene Unicredit +0,73%
in attesa dei conti.
Nel lusso, svetta
Salvatore Ferragamo che segna un importante progresso del 2,60%. Viaggia in senso opposto,
Luxottica, a -6,52%, la peggiore performance del principale paniere, nonostante i
buoni dati sulle vendite 2015. Il mercato ha bocciato l'
uscita di Khan dal gruppo, solo dopo un anno di attività.
Tonfo di
Saipem, che mostra una caduta del 2,72% sulla scia della nuova discesa dei prezzi del greggio, e alle prese con
l'aumento di capitale che terminerà il prossimo 5 febbraio. I diritti crollano del 18%.
Sull'intero listino milanese, vola
Immsi +7,43% nel giorno in cui diventano
efficaci contratti per 150 milioni.
Ferma ai box la
Fiat -0,70% in attesa delle
immatricolazioni di gennaio.