(Teleborsa) -
Pioggia di vendite sull'azionario asiatico, che si allinea al
crollo di Wall Street e delle
Borse europee.
Driver al ribasso ancora una volta la
discesa dei prezzi del petrolio e i segnali di
rallentamento dell'economia globale ai quali si sono aggiunti i
timori che le attuali politiche monetarie ultra accomodanti non saranno in grado di risollevare la crescita.
Rientro da incubo per
Tokyo, ieri chiusa per festività. L'indice Nikkei ha lasciato sul parterre il 4,48% a 14.952 punti, il più ampio Topix il 5,43% a 1.196 punti. Forti vendite sui grandi exporter in scia alla
risalita dello yen, tornato bene rifugio per eccellenza in queste giorni di turbolenze sull'azionario.
Molto male anche Hong Kong -1,29% mentre
Shanghai è ancora chiusa per il Capodanno cinese.
Tra le altre Borse Seul ha perso il 6%, Taiwan lo 0,84%, Jakarta lo 0,82%, Bangkok il 2,64%, In contro trend Kuala Lumpur con una lieve risalita dello 0,14%. Piatta Singapore.