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Tesoro, il fabbisogno peggiora ad aprile, pesa il canone Rai

Economia
Tesoro, il fabbisogno peggiora ad aprile, pesa il canone Rai
(Teleborsa) - Nel mese di aprile si è realizzato un fabbisogno del settore statale pari, in via provvisoria, a circa 8,2 miliardi di euro, che si confronta con un fabbisogno di 6,1 miliardi riportato nel corrispondente mese del 2015. Nei primi quattro mesi, il fabbisogno sale a 34,5 miliardi in aumento di circa 5 miliardi rispetto al periodo gennaio-aprile del 2015.

"Nel confronto con il corrispondente mese del 2015 - spiega una nota del Tesoro - il fabbisogno di aprile sconta minori incassi, parzialmente compensati da una riduzione nei pagamenti delle amministrazioni centrali e locali". La flessione negli incassi fiscali, in particolare, riflette "le nuove modalità di scomputo dei crediti vantati relativamente al pagamento dell'imposta di bollo" assolta in modo virtuale (applicabile agli estratti di conto corrente, ai rendiconti dei libretti di risparmio, alle comunicazioni relative ai prodotti finanziari), al netto della quale la dinamica delle entrate fiscali permane positiva.

L'Agenzia delle Entrate, continua il Ministero del Tesoro, con circolare del 14 aprile ha fornito chiarimenti in merito alle modalità di assolvimento dell'imposta e, in particolare, alla possibilità per i contribuenti (banche, Poste, imprese assicurative) di poter scomputare il credito d'imposta vantato anche in diminuzione del versamento dell'acconto per l'anno successivo. La flessione d'imposta registrata nel mese di aprile, conseguentemente, sarà riassorbita nei mesi successivi.

Nei primi quattro mesi del 2016, l'aumento del fabbisogno "risente degli effetti di alcune partite di carattere straordinario", quali il mancato pagamento del canone Rai nei primi mesi dell'anno, nonché il riversamento in tesoreria delle disponibilità liquide delle Camere di commercio, che aveva migliorato il fabbisogno per circa 1,2 miliardi a inizio 2015.

"Al netto di queste partite straordinarie, conclude il Tesoro e, tenendo conto della dinamica di incassi e pagamenti prevista per i mesi successivi, il saldo del settore statale è in linea con le previsioni contenute nel DEF".
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