(Teleborsa) - L'Unione monetaria va rafforzata, ha tuonato
Mario Draghi in vista del referendum sulla
Brexit. In occasione di un evento dedicato a
Tommaso Padoa Schioppa, il presidente della
BCE ha spiegato che "le incertezze sulla stabilità minano gli investimenti", che "progressi nel completamento dell'Unione monetaria sono necessari per i lungo termine ma sono anche rilevanti per il breve termine per gli effetti sugli investimenti: il modo migliore per aumentare la produzione oggi è rimuovere gli ostacoli alla fiducia che provengono da tale incertezza". "L'assetto istituzionale dell'Eurozona è incompleto - ha aggiunto il numero uno della Banca Centrale Europea - e questa instabilità istituzionale può rallentare gli investimenti inducendo a maggiori risparmi".
Con questa consapevolezza Draghi ha nuovamente rivolto ai governi della zona euro l'appello a compiere quei passi istituzionali necessari per rafforzare l'unione monetaria. "Nell'eurozona sono state attuate molte
riforme strutturali negli ultimi anni, specialmente nei Paesi più colpiti dalla crisi. I benefici si stanno vedendo. Ma ci sono molti altri benefici a cui puntare, e molto altro va fatto", ha aggiunto il banchiere italiano.
Riferendosi al comparto bancario, Draghi ha sottolineato che i bilanci "non sono ancora stati completamente rimessi in ordine, come dimostra l’elevato stock di crediti non performing presenti in alcune parti dell'eurozona. C’è quindi un lavoro da fare, e dovrà essere realizzato con le giuste politiche e dalle autorità".