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Investimenti, PNRR, Superbonus: cosa ha detto Giorgetti

intervenendo a "Selecting Italy"

Economia
Investimenti, PNRR, Superbonus: cosa ha detto Giorgetti
(Teleborsa) - "Noi vogliamo rispettare esattamente gli obiettivi della NaDEF che abbiamo presentato lo scorso autunno". Lo ha detto il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti, intervenendo a "Selecting Italy - Attrazione investimenti esteri e catene regionali del valore", l'evento per l'attrazione degli investimenti esteri in Italia, organizzato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome con la Regione Friuli Venezia Giulia, sottolineando che si tratta di "una questione di credibilità. Se c'è qualcosa da correggere la correggeremo, ma sostanzialmente siamo in linea".



Sburocratizzare per favorire i capitali dall'estero ed evitare la fuga delle nostre imprese, ribadisce Giorgetti a Trieste. "Questo è un problema. Dobbiamo correggere i nostri punti di debolezza, fatti anche da normative, regolamentazioni, applicazione dei regolamenti e di burocrazia che certamente non agevolano. Quello che chiede chi vuole investire è un quadro, almeno nel medio periodo, se non nel lungo periodo, di certezze - ha affermato il ministro - Quando c'è certezza uno decide dove conviene investire. Dove c'è incertezza, tendenzialmente uno scappa. Questo è il compito che deve avere il Governo che ha un orizzonte temporale, caso quasi unico in Europa, di 4 anni di stabilità"

Per accrescere e attrarre gli investimenti "il naturale presupposto è creare un clima di fiducia nei confronti del Paese", ha detto il titolare del Tesero per il quale È necessario "creare fiducia rispetto ai dati fondamentali di finanza pubblica. Per questo motivo, in ogni occasione, ripeto come un mantra, che serve agire con prudenza e responsabilità per quanto riguarda i conti pubblici e la sostenibilità del nostro debito. È quello che faremo nelle prossime ore", mentre il governo si appresta a varare il Documento di economia e finanza.

Senza la fiducia dei risparmiatori italiani e della comunità internazionale è difficile non solo immaginare nuovo debito buono, ma anche la gestione del vecchio debito che abbiamo ereditato. Da qui alcune decisioni impopolari", ha detto il Ministro che ha poi richiamato al termine di 'debito buono' spesso usato da Mario Draghi, sottolineando che invece "abbiamo fatto debito non troppo buono". Il riferimento, neanche troppo velato,è ancora una volta al Superbonus, che comunque Giorgetti non ha mai citato apertamente.

Il Ministro ha richiamato alle "grandi transizioni" che abbiamo di fronte, quelle ambientale e digitale, che "richiedono la mobilitazione di ingenti capitali". E' quindi necessario "mobilitare capitali privati" che insieme a quelli pubblici devono concorrere a raggiungere gli obiettivi "ambiziosi".

Infine, Giorgetti ha anche auspicato una "riflessione" sul termine de 2026 per la conclusione delle opere del Pnrr. Terminare tutto entro il 2026" come prevedono oggi le regole del Piano "non è che sia qualcosa che vada nella direzioni dell'efficienza degli interventi. Va bene lo sprone a fare presto - ha detto - ma bisogna anche fare bene. Auspico una riflessione su questo". Il Ministro ha poi sottolineato la necessità di considerare i risultati, non solo i processi. "Non è che non vogliamo rendicontare - ha concluso - ma non bisogna avere un'attenzione maniacale ai processi senza considerare i risultati"
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