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Morti 9 italiani e 1 disperso tra i 20 ostaggi uccisi dopo il sanguinoso attacco Isis a Dacca. Il cordoglio di Renzi alle famiglie. I nomi delle vittime

Un italiano sarebbe "disperso". Tra i morti 1 americano e 7 giapponesi. Gli ostaggi trafitti con lame affilate

Morti 9 italiani e 1 disperso tra i 20 ostaggi uccisi dopo il sanguinoso attacco Isis a Dacca. Il cordoglio di Renzi alle famiglie. I nomi delle vittime
(Teleborsa) - Morti 10 italiani massacrati con lame affilate. Ancora terrore e sangue da parte dell'Isis. Stavolta in Bangladesh. Un commando armato di 9 uomini aveva fatto irruzione intorno alle 21, le 17 in Italia, nel ristorante Holey Artisan Baker, nella capitale Dacca, sparando e lanciando granate al grido di "Allah Akbar". Dopo ore di assedio da parte della polizia, alle 7.40, le 3.40 in Italia, blitz delle forze di sicurezza anche con mezzi blindati. Il blitz è durato 15 minuti. Uccisi 6 dei terroristi asserragliati nel locale, uno catturato. Morti così i 10 italiani tra i 20 ostaggi, 13 salvi. Vittime anche tra la polizia. Non si conosce ancora ufficialmente la nazionalità degli uccisi, ma è ormai certo che tra i morti ci siano italiani e giapponesi.

Tra le vittime, Cristian Rossi, 47 anni,
di Feletto Umberto, provincia di Udine, titolare della Fibres srl, una società di consulenza e intermediazione nel settore dell’abbigliamento con unità operative in Bangladesh e in Cina; Marco Tondat, imprenditore tessile di Cordovado, provincia di Pordenone; Nadia Benedetti, originaria di Viterbo, inmanaging director della StudioTex Limited, azienda con sede principale a Londra e succursale a Dacca; Adele Puglisi, 50 anni, di Catania, ma residente a Dacca; Simona Monti, 33 anni, di Magliano Sabino, vicino a Roma; Claudia D'Antona, moglie di Gianni Boschetti riuscito a salvarsi perché in giardino al telefono al momento dell'assalto. I due coniugi vivevano in Bangladesh da tempo, lui da 25 anni, e gestivano un'azienda tessile. Ma erano coinvolti anche nella missione umanitaria Interethnos Interplast Italy onlus; Maria Riboli, 34 anni, di Alzano Lombardo; Vincenzo D'Allestro, 46 anni, svizzero di nascita, anche lui imprenditore del settore tessile, guidava un'azienda a Piedimonte Matese, nel Casertano; Claudio Cappelli, 45 anni, residente a Vedano al Lambro (Monza) dove aveva una impresa, la Star International. Produceva t-shirt, magliette, abbigliamento in genere e anche intimo.

"Davanti alla follia di chi vuole disintegrare la nostra vita quotidiana - ha detto poco fa il Premier Renzi da Palazzo Chigi - si sappia che non ci piegheremo. Noi continueremo la nostra lotta per affermare la nostra civiltà. I nostri valori sono più forti delle loro fobie. Tra la Tunisia e il Bangladesh ci sono 8000 chilometri di distanza, ma la scia di sangue è la stessa. Un aereo della presidenza del Consiglio è in partenza per Dacca. Esprimiamo il nostro rinnovato cordoglio alle famiglie delle vittime in Bangladesh".

La premier Sheikh Hasina ha confermato: "Uno dei terroristi è stato catturato, ferito e portato in ospedale. Altri sei uccisi, ma tra gli ostaggi vi sono vittime. Siamo stati in grado di salvare 13 persone e non abbiamo potuto salvarne altre". Poi, il direttore delle operazioni militari dell'Esercito, generale Nayeem Ashfaq Chowdhury, precisa il numero delle vittime, con agghiaccianti particolari "Abbiamo recuperato venti corpi. La maggior parte ha brutali ferite da arma da taglio". I sopravvissuti hanno riferito che i terroristi "hanno risparmiato chi conosceva il Corano".

La polizia era subito intervenuta dopo l'assalto di ieri sera ed era scaturito un immediato violento scontro a fuoco con i terroristi. Alcuni assalitori, si parla di 9, si erano barricati all'interno del locale con una ventina di ostaggi, soprattutto stranieri, circondati da un impressionante numero di poliziotti che è salito col trascorrere dei minuti. Si è parlato di ben 2000 tra polizia e militari intervenuti con mezzi blindati. Non sembra ci sia stata alcuna trattativa, ma è certo che le forze di sicurezza si erano preparate a un blitz.

Ci sarebbero comunque 20 morti, tra cui 10 italiani, ma la Farnesina non conferma. C'erano anche una quarantina di feriti e la ventina di ostaggi, tra cui altri nostri connazionali. Dovrebbero essere stati 11 o più i nostri connazionali coinvolti a vario titolo nell'azione terroristica. Si è salvato per miracolo uno dei cuochi del ristorante, l'italo-argentino Diego Rossini: "E' stato tremendo - ha dichiarato - ma posso dire che oggi sono nato per la seconda volta". Parlando dall'ambasciata italiana a Dacca, il cuoco ha precisato che "gli attaccanti cercavano unicamente i cittadini stranieri. Nel ristorante non c'era tantissima gente, ma c'erano vari clienti italiani". Di loro, ha ancora detto, "non posso dire nulla con certezza".

Un gruppo di 11 imprenditori italiani del settore abbigliamento, e non 8 come detto in precedenza, era a cena nel ristorante.
Uno di loro, Gianni Boschetti, uscito in giardino per telefonare col proprio cellulare, si è accorto di quanto stava accadendo e si è nascosto tra i cespugli, avvisando immediatamente l'Ambasciata italiana. Sarebbero stati una ventina gli ostaggi dei terroristi barricati nel locale, assediato da circa 2000 poliziotti. La situazione è molto grave, come l'aveva definita l'Ambasciatore italiano a Dacca che segue la vicenda a soli 100 metri dal ristorante assediato. Ma c'è ancora molta confusione e le notizie sono ancora per di più contraddittorie.

L'attentato di Dacca è stato subito rivendicato dall'Amaq, l'agenzia di stampa del Califfato, che sostiene invece che i morti siano 24. L'Amaq avrebbe lanciato nell'occasione anche altre minacce agli Usa. Minacce prese in seria considerazione dalla CIA che teme attacchi negli aeroporti americani, soprattutto nell'area di New York, sul tipo di quelli di Amsterdam e Istanbul

L'attacco è avvenuto nei pressi dell'Ambasciata italiana e vicino a dove nel settembre 2015 fu ucciso il cooperatore Cesare Tavella mentre stava facendo jogging. I media locali avevano presto comunicato di 5 persone morte, tra cui due italiani, e una quarantina di feriti in una sparatoria nel noto ristorante Holey Artisan Baker, specializzato in cucina mediterranea, nel cuore dell'area diplomatica di Gulshan. La polizia e le forze di sicurezza avevano ovviamente isolato l'intera zona.

Negli ultimi tre anni il Bangladesh è stato teatro di molti attentati, obiettivo del terrorismo islamico più radicale. Si tratta dell'antico Bengala, indipendente dal Pakistan dal 1971, dove il tasso di povertà è tra i più elevati del mondo.



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