(Teleborsa) -
Riflessive le borse del Vecchio Continente, intente a consolidare i recenti guadagni nati dal rimbalzo dopo lo spauracchio per la
Brexit.
A livello macro brusca frenata della produzione industriale in Europa mentre in
Italia persiste la deflazione nonostante i timidi cenni di recupero.
L'
Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,17%. L'
Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,41%. Perde terreno il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 46,21 dollari per barile, con un calo dell'1,26%.
Avanza di poco lo
spread, che si porta a 133 punti base, evidenziando un aumento di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari all'1,22%.
Tra le principali Borse europee, giornata moderatamente positiva per
Francoforte +0,24%, seduta senza slancio per
Londra, che riflette un moderato aumento dello 0,26%, piccoli passi in avanti per
Parigi, che segna un incremento marginale dello 0,52%.
Piazza Affari continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,12% sul
FTSE MIB.Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, decolla
Banca MPS, con un importante progresso dell'11,39%. Incandescente
Saipem, che vanta un incisivo incremento del 4,66%. In primo piano
Luxottica, che mostra un forte aumento del 2,85%. Decolla
Cnh Industrial, con un importante progresso del 2,38%. Le più forti vendite, invece, si manifestano su
UBI Banca, che prosegue le contrattazioni a -3,90%. Tonfo di
Banca Popolare dell'Emilia Romagna, che mostra una caduta del 3,18%. Lettera su
Banco Popolare, che registra un importante calo del 2,77%. In apnea
Telecom Italia, che arretra del 2,45%:
Moody's ha confermato il rating della società telefonica lasciando l'outlook in negativo.
Si sgonfia
Unicredit (-0,19%) che, dopo aver ceduto il 10% di FinecoBank, ha venduto anche il
10% di Pekao. Annulla il vantaggio iniziale
STMicroelectronics (+0,65%), che in avvio aveva beneficiato del buy di Liberum.