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La Corte di Giustizia Europea legittima il bail-in

La Corte di Giustizia Europea precisa: "vanno considerati casi eccezionali"

Economia
La Corte di Giustizia Europea legittima il bail-in
(Teleborsa) - In caso di aiuti di stato, l'Unione Europea potrà stabilire i criteri con cui devono essere ripartiti gli oneri tra azionisti e creditori subordinati di una banca. E' quanto ha stabilito una sentenza della Corte di Giustizia Europea interrogata dalla Banka Slovenije (Banca Centrale Slovena) che, nel 2013, aveva constatato che ben cinque banche slovene si trovavano in una grave situazione di deficit, tanto da non essere più capaci di coprire il valore dei depositi e di soddisfare i creditori. La Banca Centrale slovena aveva quindi adottato delle misure eccezionali per la ricapitalizzazione, il salvataggio e la liquidazione delle suddette banche.

Il 18 dicembre dello stesso anno, la Commissione UE aveva autorizzato delle misure che consentivano gli aiuti di Stato, e che prevedevano anche la liquidazione dei fondi propri degli azionisti così come dei titoli dei creditori subordinati. In caso d’insolvenza o liquidazione della società emittente, i titolari delle obbligazioni subordinate sarebbero stati rimborsati dopo i titolari di obbligazioni ordinarie – ottenendo, in cambio, un rendimento più elevato dei loro titoli - e prima degli azionisti.

La Corte Costituzionale slovena aveva domandato alla Corte di Giustizia UE di pronunciarsi sulla validità, della comunicazione della Commissione sui criteri di compatibilità con il mercato interno degli aiuti di questo tipo.

La Corte di Giustizia UE ha stabilito che le regole del bail-in sono valide, anche se rivela che "gli Stati membri conservano la loro facoltà di notificare alla Commissione progetti di aiuto di Stato che non soddisfano i criteri" e la Commissione "può autorizzare" questi progetti "in circostanze eccezionali".

Una sentenza che arriva proprio mentre è in corso un negoziato con Bruxelles per attivare delle deroghe alle nuove regole sui salvataggi bancari. Non a caso, poco dopo la pubblicazione della sentenza, MPS è caduta in Borsa, ora il titolo perde il 5,42%














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