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Vigilia da "stress" test. Padoan: "Le criticità saranno affrontate"

Fari puntati su MPS e Deutsche Bank. BCE favorevole a misure che facilitino lo smaltimento dei non performing loans (NPL)

Economia
Vigilia da "stress" test. Padoan: "Le criticità saranno affrontate"
(Teleborsa) - Domani i fari dei mercati saranno puntati sulle banche europee e sui risultati degli stress test che verranno pubblicati dall'EBA, l'autorità bancaria europea.

Sotto esame 51 istituti di credito rappresentanti 15 Paesi europei, circa il 70% degli attivi bancari dell'Unione.

Sono cinque le banche italiane sotto i riflettori: Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Popolare, UBI Banca, ma quella che sarà osservata speciale è il Monte dei Paschi di Siena, mentre il Governo sta contrattando con Bruxelles per puntellare il capitale della banca senese.

Intanto, la Consob ha vietato le vendite allo scoperto per tre mesi, una decisione che accelera l'urgenza di intervenire. Il divieto, in vigore dal 7 luglio si protrarrà fino al 5 ottobre 2016 e, si applica anche a derivati e agli operatori market maker. Francoforte ha chiesto alla banca di ridurre l'esposizione netta ai NPL (non performing loan), ovvero crediti deteriorati, di quasi 10 miliardi entro il 2018.

Le banche del Belpaese e, in particolare MPS, presentano una elevata quota di crediti deteriorati che limitano sia la capacità di erogare nuovi prestiti sia le prospettive di redditività.

Il presidente della BCE, Mario Draghi ha ricordato che la Banca Centrale Europea "è favorevole a provvedimenti che facilitino lo smaltimento dei non performing loans (NPL)".

Oltre a MPS c'è un'altra banca europea osservata speciale: la tedesca Deutsche Bank che proprio ieri ha riferito di aver quasi azzerato gli utili nel secondo trimestre.

Il nostro Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha ribadito che "il sistema bancario italiano non ha bisogno dell'aiuto dello Stato, essendo in grado di implementare soluzioni di mercato. Niente panico per gli stress test: le criticità saranno affrontate".

Cerca di smorzare gli animi anche il numero uno dell'EBA, Andrea Enria. In una intervista al quotidiano Repubblica, Enria ha detto che gli stress test sulle principali banche europee, "non sono una sentenza, ma una scelta di chiarezza. E' inappropriato dare una interpretazione meccanicistica, per cui uno vede i risultati e identifica una cifra di capitale mancante".
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