(Teleborsa) -
Frena ancora il commercio estero della Cina, sia dal lato dell'export che da quello delle importazioni, suggerendo un ulteriore indebolimento della domanda internazionale. Sarà anche un effetto indotto dal
voto sulla Brexit, avvenuto alla fine di giugno, che ha prodotto effetti negativi il mese successivo.
Secondo i dati ufficiali, pubblicati stamattina,
le esportazioni sono calate a luglio del 4,4%, meglio del -4,8% registrato a giugno, ma in peggioramento rispetto alle stime degli analisti, che indicavano una contrazione del 3%.
Anche peggio le importazioni, che sono crollate del 12,5%, dopo il -8,4% del mese precedente e rispetto al -7% atteso. Questo dato è stato anche più osservato di quello dell'export, perché segnala un ulteriore
rallentamento della domanda interna ed una mancata ripresa dell'economia cinese, nonostante
gli stimoli lanciati da Pechino.
La bilancia commerciale ha così fatto segnare un surplus di 52,31 miliardi di dollari, al top da gennaio, in aumento rispetto ai 48,11 miliardi di giugno e contro 47,6 miliardi previsti dagli economisti.