(Teleborsa) - Sono decine di migliaia i docenti costretti alla mobilità forzata ma secondo il sindacato della scuola
Anief, la soluzione c’è ed è quella di sbloccare 70mila posti.
Sono cattedre "nascoste" negli organici di fatto, che da decenni il
MIUR continua ad assegnare ai supplenti sino al 30 giugno, ma che nella realtà risultano in gran numero privi di un docente titolare. Per questo motivo- spiega l'
Anief- sono posti trasformabili in unità di insegnamento utili per i
trasferimenti. Tra l'altro, il tutto non comporterebbe particolari oneri per lo Stato, visto che per dieci mesi l’anno vengono affidate a supplenza.
"E' emblematico quanto è avvenuto in questi giorni in Sicilia, dove pur essendovi 4mila posti liberi, su organico di fatto, sono state respinte le 5mila domande di trasferimento formulate dai docenti inseriti negli ambiti territoriali", ha dichiarato
Marcello Pacifico , presidente nazionale
Anief e segretario confederale
Cisal. "Solo che facendo prevalere la burocrazia, non solo si procrastina la supplentite, ma si condannano tanti docenti di ruolo a rimanere lontani da casa. Peraltro, continuando a violare le indicazioni della Corte di Giustizia Europea e della Corte Costituzionale", ha concluso
Pacifico.