(Teleborsa) -
Deboli i principali listini europei, all'indomani della
decisione della BCE di lasciare tassi e
QE invariati. I riflettori si accendono ora sulla riunione di fine mese della
Federal Reserve, anche se le attese sono per un
rialzo dei tassi in extremis, a dicembre.
I mercati iniziano la seduta poco sotto la parità dopo il finale frazionalmente negativo di ieri di Wall Street e quello
piatto di stamane di Tokyo, con quest'ultima che ha recuperato ampiamente le perdite scatenantesi sulla notizia del
test nucleare della Corea del Nord.
Sostanzialmente stabile l'
Euro / Dollaro USA, che scambia 1,128. L'
Oro è sostanzialmente stabile su 1.335,9 dollari l'oncia. Perde terreno il petrolio (Light Sweet Crude Oil), portandosi a 47,11 dollari per barile, con un calo dell'1,07%.
Consolida i livelli della vigilia lo
spread, attestandosi a 122 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,16%.
Tra i mercati del Vecchio Continente,
Francoforte registra un modesto ribasso dello 0,42%,
Londra cede un piccolo -0,33% mentre
Parigi segna un calo frazionale dello 0,39%.
Sessione debole per il listino milanese, che scambia con un calo dello 0,28% sul
FTSE MIB.Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, sostenuta
Unipol, con un discreto guadagno dell'1,14%. Piccoli passi in avanti per
A2A, che segna un incremento marginale dello 0,72%. Giornata moderatamente positiva per
Saipem, che sale di un frazionale +0,6%.
Poco mossa
MPS -0,20%,
a caccia di un successore dopo l'addio dell'Ad Viola. Poco sopra la parità anche la
Banca Popolare di Milano e il
Banco Popolare, dopo l'
ok di Bankitalia e della BCE alla fusione.
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Buzzi Unicem, che cede l'1,68%. Sotto pressione
STMicroelectronics, con un forte ribasso dell'1,25%. Soffre
Unicredit, che evidenzia una perdita dell'1,01%. Tentenna
Exor, con un modesto ribasso dello 0,89%.