(Teleborsa) -
L'Agenzia Internazionale dell'Energia ha tagliato le stime di domanda per il 2016 e 2017, segnalando un altro anno si sovrabbondanza dell'offerta e facendo colare a picco le quotazioni del petrolio.
Sui mercati internazionali, il greggio sta accumulando forti perdite: il future sul
Light Crude al Nymex cede 1,1 dollari (-2,38%) a 45,19 dollari al barile, mentre il
Brent all'IPE di Londra perde 93 cent (-1,92%) a 47,39 usd/b.
L'AIE stamattina ha tagliato le stime di domanda per quest'anno di
100 mila barili, indicando una crescita di 1,3 milioni di barili, e quelle per il 2017 di
200 mila barili, segnalando una crescita più bassa di 1,2 milioni. Queste previsioni aggiornate sono state formulate in considerazione del fatto che
non si riuscirà velocemente ad assorbire l'eccesso di offerta, a causa della
domanda "oscillante" dei mercati asiatici e dell'incapacità dei produttori di ridimensionare istantaneamente l'offerta.
Concorrono a pesare sul greggio anche i dati della scorsa settimana del
report di Baker Hughes sui pozzi attivi, mentre l'attesa di un
possibile taglio concordato all'offerta OPEC, durante il vertice di fine mese, non riesce a controbilanciare questi elementi negativi.