Facebook Pixel
Milano 12:20
34.239,1 +0,88%
Nasdaq 25-apr
17.430,5 0,00%
Dow Jones 25-apr
38.085,8 -0,98%
Londra 12:20
8.108,37 +0,37%
Francoforte 12:20
18.049,04 +0,74%

Antitrust, aziende sempre più attente al rating di legalità

Economia
Antitrust, aziende sempre più attente al rating di legalità
(Teleborsa) - C'è una sempre maggiore attenzione delle aziende al profilo della legalità, che viene attribuito mediante un rating (una classificazione) da parte dell'Antitrust, in base ad una serie di parametri chiave.

Lo rivela l'ultimo rapporto dell'Authority per la concorrenza, che segnala un aumento delle attribuzioni di questo rating del 39% a 616 nei primi otto mesi del 2016, dalle 434 del pari periodo dell'anno scorso. Un trend in atti già dallo scorso anno. Sono state, inoltre, 1215 le richieste pervenute, con un aumento del 30% circa rispetto al 2015. Bocciate, invece, 28 imprese, ritenute non idonee, mentre soltanto a tre aziende è stato revocato il "bollino", garanzia di comportamento virtuoso.

Il paragone con l’anno precedente mostra anche un trend in crescita per le conferme (+311,1%) e l’incremento del punteggio (+155%).

L'Antitrust ha anche apportato alcune modifiche al Regolamento sul rating di legalità, che resta di durata biennale e rinnovabile con una specifica richiesta dell’impresa. Le modifiche riguardano soprattutto i requisiti di accesso al rating e di conseguimento delle stelle aggiuntive, l’iter procedurale e i controlli previsti per la verifica della sussistenza delle condizioni autocertificate al momento della richiesta. Tra le novità, riduzione del rating per le imprese che hanno ricevuto sanzioni dall’Autorità Anticorruzione o annotazioni dal Casellario informatico, maggiore controllo sull'assetto proprietario delle aziende controllate da società estere che non potranno ricevere il rating senza l’identificazione dei soggetti proprietari. Inoltre, niente certificazione di qualità per le imprese che abbiano ricevuto provvedimenti di condanna da Antitrust per pratiche commerciali scorrette o provvedimenti di condanna per inottemperanza nel biennio precedente alla richiesta di rating.
Condividi
```