(Teleborsa) -
Le borse asiatiche chiudono deboli la prima seduta della settimana, scontando le incertezze sul risultato delle
elezioni in USA, dopo che la corsa alla Casa Bianca è stata riaperta dal
riavvio dell'inchiesta del FBI sulle email di Hillary Clinton.
Sul listino di Tokyo pesano anche alcuni dati macro deludenti, come quello delle
vendite al dettaglio, che sono scese per il settimo mese consecutivo, e quello della
produzione industriale, che rallenta il passo. Va ricordato che oggi inizia la due giorni della Bank of Japan, che annuncerà domani le decisioni di politica monetaria.
A
Tokyo, l'indice
Nikkei ha chiuso con una limatura dello 0,12% a 17.425 punti, mentre il Topix ha chiuso stabile (+0,05%) a 1.079 punti. Peggio ha fatto la borsa di Seul con un calo dello 0,56%.
Deboli le borse cinesi, con
Shanghai che ha ceduto cede lo 0,12% e
Shenzhen lo 0,08%, mentre
Taiwan è scesa dello 0,18%.
Modesti guadagni fra le altre borse che chiuderanno più tardi le contrattazioni:
Hong Kong recupera lo 0,13%,
Singapore lo 0,02%,
Jakarta lo 0,02% e
Kuala Lumpur lo 0,11%, mentre
Bangkok viaggia in controtendenza (-0,22%). Bene anche
Mumbay che segna un +0,3% e
Sydney che guadagna lo 0,59%.