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Concorso scuola, i numeri del Ministro Giannini non tornano: 20 mila posti andranno persi

La pre-selezione ha escluso 15 categorie di insegnanti

Concorso scuola, i numeri del Ministro Giannini non tornano: 20 mila posti andranno persi
(Teleborsa) - "Secondo il Ministro Giannini ci saranno 60.000 ruoli da concorso, ma la stampa specializzata lo smentisce. La realtà dei fatti è diversa: ci saranno posti vuoti seppur non ancora quantificabili, poiché il concorso non si è ancora concluso in molte regioni e manca il dato più consistente, ossia quello di infanzia e primaria". E' quanto sottolinea l'ANIEF, evidenziando con il suo presidente Marcello Pacifico che "la verità è che si è fatta una pre-selezione senza precedenti, escludendo 15 categorie di insegnanti, tra cui tantissimi aspiranti docenti giovani e motivati che avrebbero potuto, tra l’altro, ridurre di non poco l’età media del corpo insegnante italiano. Inoltre, soltanto metà delle graduatorie sono state approvate entro il 15 settembre 2016, termine ultimo per le immissioni in ruolo nell’anno scolastico in corso e molti commissioni, ancora oggi, devono terminare di valutare gli esiti delle prove. L'esempio più clamoroso riguarda, però, l’assurdo limite del 10% degli idonei che appare incomprensibile nella sua attuazione visto che, per legge, tutti i candidati che superano la valutazione di 7 sono ritenuti idonei all’insegnamento ovvero abilitati: idonei, quindi, per la commissione ma non idonei di fatto".

Pacifico ricorda come siano diversi i casi di docenti vincitori esclusi senza motivo dall’immissione in ruolo: "per geografia, in Sicilia, per assumere tutti i vincitori bisognerà attendere il pensionamento dei docenti in servizio entro due anni, perché tutti i posti messi a bando sono scomparsi. Anche chi vuole insegnare italiano agli stranieri dovrà aspettare molto tempo".

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