(Teleborsa) -
Seduta positiva per le borse europee e più prudente per Piazza Affari, che si ferma quasi sulla parità dopo aver vissuto quasi l'intera giornata in territorio negativo, a causa della concentrazione delle vendite sui bancari ed altre Blue-Chips.
A sostenere le borse continentali sono stati i
dati sui PIL della Zona Euro, dell'Italia e della Germania, che confermano la ripresa dell'economia, e lo
Zew,
che ha sorpreso in positivo.
L'
Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,074, a fronte di un valore del biglietto verde sempre più elevato, che
ha fatto crollare lo yuan ai minimi da 8 anni.
Lieve aumento dell'
oro, che sale a 1.224 dollari l'oncia. Sessione euforica per il greggio, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che mostra un balzo del 4,13%.
Scende molto lo
spread, raggiungendo 165 punti base, con un deciso calo di 13 punti, a fronte di un rendimento del BTP a 10 anni dell'1,96%.
Tra gli indici di Eurolandia chiude bene
Francoforte, con un incremento dello 0,41%, bilancio positivo per
Londra, che vanta un progresso dello 0,59%, tonica
Parigi che evidenzia un bel vantaggio dello 0,70%.
Sostanzialmente stabile Piazza Affari, che termina la sessione sui livelli della vigilia, con il
FTSE MIB che si ferma a 16.683 punti (-0,02%); sulla stessa linea il
FTSE Italia All-Share, con le quotazioni che si posizionano a 18.279 punti. Leggermente negativo il
FTSE Italia Mid Cap (-0,22%); sulla parità il
FTSE Italia Star (-0,01%).
In buona evidenza a Milano i comparti
Petrolifero (+2,28%),
Alimentare (+1,77%) e
Utility (+1,24%). Nella parte bassa della classifica del listino azionario italiano, sensibili ribassi si sono manifestati nei comparti
Chimico (-3,92%),
Banche (-2,29%) e
Immobiliare (-1,04%).
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, acquisti a piene mani su
Saipem, che vanta un incremento del 3,67%, che sfrutta il rally del greggio, assieme ad
ENI, che vanta un incisivo incremento del 2,04%.
Effervescenti anche
Campari, con un progresso del 2,50%, e
Buzzi Unicem, che mostra un forte aumento del 2,02%.
Le peggiori performance sono quelle dei bancari, in particolare
Banca MPS, che crolla del 9,43% a causa di realizzi, dopo aver annunciato ieri
la conversione di 11 bond e la cessione a Cerved della propria piattaforma di crediti in sofferenza. Male anche
UBI Banca, in calo del 4,90%, ed
Unicredit, che arretra del 3,85%.
Seduta drammatica per
Salvatore Ferragamo, che crolla del 6,79%, all'indomani di
una trimestrale deludente.