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Padoan fa pace con l'UE. Moscovici: "Italia cruciale per euro. No al duopolio franco-tedesco"

Il ministro dell'economia incontra il portavoce dell'UE a Davos. Colloquio disteso di 15 minuti. Trovato un compromesso che può evitare manovra correttiva

Economia
Padoan fa pace con l'UE. Moscovici: "Italia cruciale per euro. No al duopolio franco-tedesco"
(Teleborsa) - Il responsabile europeo agli affari economici e monetari Pierre Moscovici torna sulla questione Italia e sul suo ruolo chiave nell'economia europea, tentando di smorzare i toni, specie dopo l'incontro "positivo" avuto a Davos con il ministro dell'economia italiano Pier Carlo Padoan.

Il responsabile europeo alla politica economica, in una intervista a Il Corriere della Sera, ha infatti ribadito che "l'Italia è cruciale per l'euro" e che "l'Europa non è un duopolio franco-tedesco".

Le rassicurazioni sono arrivate dopo il tam tam della stampa, che parlava di un cortocircuito delle relazioni Roma-Bruxelles e dopo un incontro definito "molto positivo" con il Ministro Padoan, presente anche lui a Davos per il consueto appuntamento annuale del World Economic Forum.

I due si sono visti per un colloquio riservato appena quindici minuti, ma tanto è bastato a ritrovare una sintonia: "Quello che bisogna capire è che noi vogliamo rendere più forte l'Italia con riforme e il rispetto delle regole che coinvolgono la flessibilità", ha dichiarato al termine del meeting Moscovici, assicurando che si terrà conto anche del "contesto economico italiano" e degli "altri fattori sfortunatamente accaduti" (gli episodi recenti del terremoto).

Nei giorni scorsi Il Ministro Padoan ha ricevuto una lettera dall'UE, che chiedeva una correzione del deficit dello 0,2%, con una manovra aggiuntiva da 3,4 miliardi, una richiesta che il ministro dell'economia non ha preso certo bene e lo ha spinto a chiarire la sua posizione nel breve faccia a faccia: il governo italiano non pensa ad una manovra correttiva, ma di usare i dfondi non ancora allocati nelle pieghe del bilancio.

"La lettera è il seguito della procedura avviata in autunno", si è giustificato Moscovici, chiarendo di non avere preoccupazioni sulla possibilità di trovare una soluzione comune e che le relazioni con Roma sono distese: "Non so da dove venga questa leggenda. Con Pier Carlo Padoan ho un rapporto costruttivo fra persone vicine. Anche questa volta. Forse c’è stata un’incomprensione fra noi, ma mai cattivo sangue".

Moscovici ha citato anche il grave problema del populismo, che imperversa in Europa (Olanda, Francia, Italia) come negli Stati Uniti ("gli elettori del Michigan che sono mancati a Hillary") e che trae forza dalle "disuguaglianze".
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